Omicidio sulla banchina a Calolziocorte, due le coltellate fatali: Malcom è morto dissanguato

Asferrare i fendenti a Mazou Darga sarebbe stato il connazionale Haruna Guebre. Ha rinunciato al rito abbreviato e andrà a processo davanti ai giudici di Como

Malcolm Mazou Darga

Malcolm Mazou Darga

Calolziocorte (Lecco) – Una coltellata alla gamba che gli ha reciso la femorale e un’altra al petto. È morto così Malcom, il 23enne originario del Burkina Faso che alla fine dello scorso agosto è stato ammazzato sulla banchina del binario 3 della stazione di Calolziocorte, sotto gli occhi della mamma e di decine di pendolari. A sferrare i fendenti letali a Malcolm Mazou Darga (nella foto) , sarebbe stato Haruna Guebre, un connazionale di 25 anni. Al momento Haruna non ha voluto dire nulla. Con i suoi avvocati di fiducia Marilena e Ilaria Guglielmana, ha optato per il dibattimento in aula, rinunciando ai benefici e sconti di pena previsti dal rito abbreviato: è quindi probabile che si difenderà con i giudici togati e popolari della Corte d’assise di Como che lo processeranno.

Il processo comincerà la settimana prossima. Ad identificarlo il giorno stesso dell’omicidio e catturarlo in meno di 24 ore sono stati gli agenti della Mobile di Lecco e della Polfer. I poliziotti della Ferroviaria sono stati i primi a soccorrere Malcom: "Presentava un’importante ferita da arma da taglio con copiosa perdita di sangue dalla coscia della gamba sinistra per una lesione che interessava la vena femorale recisa – si legge nelle annotazioni -. Una seconda ferita da arma da taglio, non particolarmente sanguinante, veniva rilevata anche sulla parte centrale dell’addome".

Gli investigatori sono risaliti al probabile assassino grazie alle immagini registrate dalle telecamere installate in stazione e nei paraggi, a diversi testimoni e al numero di telefono trovato sul cellulare della vittima, perché verosimilmente i due si erano sentiti poco prima. Haruna è stato localizzato a Oggiono, dove è stato bloccato la mattina seguente con la sua fidanzata con cui aveva trascorso la notte a casa di lei. Forse stavano scappando. In macchina, nel bagagliaio, c’erano le scarpe da tennis indossate durante il delitto, nell’abitazione lo zaino, oltre che hashish e quasi 4.300 euro in contanti, costati a entrambi l’accusa di spaccio. Sul banco degli imputati non c’è tuttavia solo Haruna. I genitori di Malcom sono infatti accusati, in un altro procedimento, di aver ripetutamente maltrattato il figlio da quando aveva 13 anni fino ai 17 perché non sapevano più come gestirlo se non con la forza.