DANIELE DESALVO
Cronaca

Oliveto Lario, Pablo annegato nel lago. L’amico: “Ho provato a salvarlo ma saremmo morti entrambi”

Un amico del 32enne di Carugo si è tuffato per provare a riportarlo a riva ma ha dovuto lasciare la presa

Inutili i soccorsi

Oliveto Lario (Lecco), 13 agosto 2023 – Il lago di Como ha inghiottito un’altra vita. Un 32enne è morto annegato ieri pomeriggio a Oliveto Lario, dopo essere caduto dal materassino. Si tratta di Pablo Enrique Chavez, peruviano, che abitava a Carugo. Era al lago con la moglie e altri familiari connazionali. Uno di loro si è tuffato per salvarlo, ma ha dovuto lasciarlo andare.

"Mi si è avvinghiato addosso, si agitava, stava trascinando sotto anche me – ha raccontato sotto choc -. Saremmo affogati tutti e due. Ho cercato di afferrarlo, però è andato subito a fondo". La tragedia si è consumata poco prima delle 14. Pablo era in acqua, disteso su un materassino gonfiabile, ad alcuni metri dalla riva; si è ribaltato ed è finito nel lago. Non se lo aspettava e nemmeno sapeva nuotare bene. Ha tentato di annaspare, ma ha resistito poco. Da riva hanno immediatamente lanciato l’allarme. Da Bellagio sono subito salpati gli Opsa, gli operatori polivalenti del soccorso acquatico della Croce rossa lecchese, che, a bordo della loro idroambulanza, la prima in Lombardia, hanno subito raggiunto il punto delle ricerche. Con loro sono arrivati in gommone in una manciata di minuti pure i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecco già impegnati di pattuglia nell’operazione Lario Sicuro e i sub del Nucleo sommozzatori di del 115 di Milano. Da Malpensa sono decollati inoltre in elicottero i Draghi lombardi. Pablo è stato individuato a una quindicina di metri di profondità: fluttuava esanime. È stato recuperato e riportato in superficie per essere rianimato, con gli Opsa pronti a trasferirlo direttamente via lago a Lecco, tuttavia ormai il suo cuore non batteva e i suoi polmoni pieni d’acqua non respiravano più.

È il secondo annegato nel lago di Como in due giorni: giovedì sera a Bellagio era stata la volta di un turista francese di 75 anni. Il mese scorso invece a Lecco un richiedente asilo 18enne del Gambia, approdato solo il giorno prima in città dopo essere scampato alla traversata del Mediterraneo, ha perso la vita alla Malpensata.

Ha rischiato grosso invece un ragazzino di Merate di 13 anni in vacanza al mare a San Vito Lo Capo in Sicilia. Il 13enne stava facendo il bagno nel mare della Riserva dello Zingaro, a Cala Beretta, una delle baie più belle della zona, in provincia di Trapani. Si è tuffato, ma l’acqua era troppo bassa ed è finito contro gli scogli. Ha rimediato un trauma facciale e varie escoriazioni. I genitori che erano con lui hanno subito allertato i soccorritori. Dopo aver prestato la prima assistenza, il 13enne è trasferito all’ospedale civico pediatrico Giovanni Di Cristina di Palermo. Il giovanissimo turista brianzolo non è in pericolo di vita.