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Scola in visita pastorale a Oggiono ai fedeli: "Siete una realtà viva e che cammina insieme"

Il cardinale ha anche esortato a superare una “certa staticità che caratterizza le terre ambrosiane e che è responsabile della fatica che i giovani, ma soprattutto le generazione di mezzo, incontrano nel seguire la vita della chiesa” di Daniele De Salvo

Scola in visita pastorale a Oggiono (Cardini)

Oggiono, 8 marzo 2015 - “Una realtà viva e che cammina insieme”, così il cardinale Angelo Scola quest’oggi, domenica, ha definito i fedeli della comunità pastorale San Giovanni Battista di Oggiono e Imberido, Annone Brianza e Ello. Ad accogliere l’arcivescovo di Milano per la prima volta in visita ufficiale c’erano il suo vicario episcopale della zona III di Lecco monsignor Maurizio Rolla, il decano don Giorgio Salati, il responsabile delle diverse parrocche don Maurizio Mottadelli e gli altri sacerdoti, oltre ai sindaci dei tre paesi, il capitano Roberto De Paoli, comandante della compagnia dei carabinieri Roberto De Paoli, il maresciallo della stazione locale Nicolino Ombrosi e il responsabile della polizia locale Enrico Mauro Sala.

La guida della diocesi ambrosiana ha voluto visitare il battistero dedicato a San Giovanni Battista realizzato nell’XI secolo accanto alla prepositurale ed ha ammirato il polittico intitolato L’Assunta tra otto santi dipinto del grande pittore rinascimentale Marco d’Oggiono, nato in Brianza nel 1.470. Proprio ispirandosi al fonte battesimale arricchito da affreschi del 1.400 l’alto prelato nella sua omelia ha sottolineato l’importanza di “riscoprire tutta l’attualità del battesimo, tornando pazientemente alla propria storia personale”. Ma ha anche esortato a superare una “certa staticità che caratterizza le terre ambrosiane e che è responsabile della fatica che i giovani, ma soprattutto le generazione di mezzo, incontrano nel seguire la vita della chiesa”

Il tutto senza dimenticare l’attualità di questo periodo: “Non trascuriamo i più deboli, i cristiani e coloro che soffrono il martirio e sono scacciati dalle loro case; come mi detto il vescovo ausiliare di Baghdad, la speranza che il cristianesimo sopravviva è sempre più ridotta in quelle terre”. L’arrivo del cardinale ha anche fornito l’occasione per tracciare un punto sull’attività svolta dai volontari della Caritas con il centro di ascolto attivo dal 2000. In tre lustri sono state assistite 3.770 persone con la distribuzione di 62 tonnellate di alimenti e generi di prima necessità.