Tiene il mercato immobiliare comasco grazie alla diminuzione dei tassi che ha portato a una crescita dei mutui e alla spinta del turismo, anche se rispetto al passato l’offerta è un po’ inflazionata e in tanti stanno riconsiderando la possibilità di tornare all’affitto tradizionale anziché destinare seconde e terze case al mercato AirB&B. "L’andamento del mercato immobiliare nel 2024 ha evidenziato una tenuta nei confronti del 2023 - spiega Mirko Bargolini, presidente di Fimaa Como, l’associazione degli agenti immobiliari - merito dell’elevata richiesta e della bassa offerta, oltre allo stop dell’innalzamento dei mutui a fronte di uno spread rimasto invariato nei primi sei mesi dell’anno e poi in calo nel secondo semestre. Alla tenuta ha senza dubbio contribuito anche la scarsità di nuove costruzioni. Non c’è stata immissione di case recenti sul mercato che è stato sorretto dalle defiscalizzazioni attualmente in diminuzione". Questo pomeriggio gli associati Fimaa si daranno appuntamento al Collegio Gallio per il convegno provinciale che coinciderà con la consegna del nuovo Borsino immobiliare, con tutti i valori degli immobili nelle varie località della provincia di Como, divisi per vecchio e nuovo, classi energetiche e stato di vetustà. "Per il 2025 il mercato di Como e provincia dovrebbe confermarsi in espansione: si stima un incremento del 5% nella richiesta di mutui ipotecari - conferma Marco Mangano, della commissione Fimaa Como - Il capoluogo potrebbe raggiungere un lusinghiero 3,5% nelle transazioni immobiliari, trainate dalla domanda di abitazioni residenziali. I player del mercato prevedono che il settore turistico continuerà a influenzare il mercato immobiliare locale".
CronacaOfferta inflazionata sul mercato AirB&B. In tanti tornano all’affitto tradizionale