
Nozze in vista per Primaluna e Cortenova
CORTENOVA
Fiori d’arancio in Valsassina. A unirsi anzi a fondersi saranno gli abitanti di Cortenova e di Primaluna. Ad annunciare le nozze è stato l’altra sera il sindaco di Cortenova Sergio Galperti. La data del matrimonio non è stata ancora fissata, il periodo di fidanzamento sarà lungo, ma i testimoni sono stati già scelti: sono proprio i residenti dei due paesi, che dovranno esprimersi tramite un referendum.
Per gli amministratori comunali bisogna necessariamente allargare la famiglia per non soccombere, perché se piccolo è bello, più grande è meglio, anzi è indispensabile. "Solo se ci mettiamo insieme i nostri borghi possono sopravvivere", spiega il primo cittadino di Cortenova. "È una scelta importante", ammette il collega di Primaluna Mauro Artusi (foto). Nel Paese dei mille campanili, delle autonomie locali, delle tradizioni e delle rivalità, rinunciare all’indipendente del resto non è semplice. La carenza di risorse economiche, il calo demografico, lo spopolamento dei centri di montagna però incombono, quindi se non per amore, almeno per interesse l’unione, anzi la fusione tra Cortenova e Primaluna conviene a tutti. Dall’unione, anzi dalla fusione dei due comuni che è cosa diversa appunto dall’unione dei comuni che è una sorta di associazione -, nascerebbe una nuova realtà unica di 3.400 abitanti. La creatura potrebbe chiamarsi Valsassina Centro, o Borgo Valsassina oppure Borgo Grigna, ma il nome non è stato deciso e c’è tempo per individuarne uno che accordi tutti. Non si tratterebbe di nozze inedite in provincia di Lecco: sono state già celebrare a Verderio con la fusione di Inferiore e Superiore, La Valletta Brianza con Rovagnate e Perego, addirittura a tre in Valvarrore con Introzzo, Vestreno e Tremenico e poi a Bellano, con l’incorporazione di Vendrogno.