Morto nel cantiere Committente prosciolto anche in Cassazione

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Proscioglimento anche in Cassazione per il committente dei lavori di ristrutturazione in corso nel cantiere dove il 15 maggio 2017 perse la vita Nazareno Bretti, operaio edile di 58 anni di Giussano, seppellito dal crollo di un soffitto a Bellagio. In udienza preliminare nel 2019 il committente dei lavori era stato condannato a 2 anni di reclusione con rito abbreviato, per il capo d’imputazione di omicidio colposo derivante dalla violazione della disciplina antinfortunistica. Ma l’anno successivo la Corte d’Appello di Milano aveva ribaltato la sentenza, prosciogliendo il committente in quanto "privo di cognizioni tecniche, aveva incaricato il geometra dello svolgimento dell’attività".

Sentenza impugnata dalle parti civili, che sono andate tuttavia incontro al rigetto del ricorso da parte dei giudici della Suprema Corte, che hanno confermato il proscioglimento del committente. In separato procedimento, sono invece stati condannati i quattro imputati responsabili della sicurezza nel cantiere.

Pa.Pi.