
Morto l’escursionista disperso Era precipitato in un canale
È stato trovato senza vita nel tardo pomeriggio di ieri a Schilpario l’escursionista che non dava più notizie da lunedì sera. L’uomo, di 67 anni, di Fidenza, era precipitato in un canale. I soccorritori, che da martedì mattina lo stavano cercando, lo hanno trovato all’imbocco della Valle del Vo, a monte del sentiero che conduce al rifugio Tagliaferri. Le ricerche erano scattate nella zona di Schilpario dopo la segnalazione dei familiari allarmati per il suo mancato rientro a casa. Per cercarlo, si sono mobilitate diverse forze e squadre, una vera e propria task force: i tecnici della VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino, la squadra dei droni arrivata da Milano, il Soccorso alpino della Guardia di finanza, i carabinieri di Vilminore di Scalve, i vigili del fuoco. Hanno utilizzato l’elicottero per una perlustrazione dall’alto, in una zona particolarmente impervia. Le squadre hanno battuto i percorsi più probabili, in un territorio che si presenta molto impegnativo. Per cercare il disperso, sono stati utilizzati l’elicottero e i droni. Martedì e ieri si sono susseguiti i sorvoli con gli elicotteri della Guardia di finanza (sezione area Varese). I soccorritori si sono anche calati in un canale, in corda doppia. E durante la bonifica del canale, estremamente impervio e tecnico, è stato individuato il corpo dell’escursionista: il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Dopo il recupero la salma è stata composta nel cimitero di Schilpario, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Resta da chiarire se l’escursionista sia scivolato durante la camminata lungo il sentiero oppure sia stato colto da un malore improvviso. E martedì pomeriggio un 59enne di Nembro, Roberto Guerini, padre di due figli, è morto a causa di un malore improvviso mentre stava rientrando dopo una camminata in solitaria al laghetto di Valbona, verso il rifugio del Passo del Vivione, in Valle di Scalve, nel territorio di Schilpario, a circa 1800 metri di altezza. E domani al Palamonti, dove è stata allestita la camera ardente, verrà dato l’ultimo saluto a Angelo Panza, l’alpinista di 66 anni, originario di Sedrina ma da anni residente a Sorisole, istruttore nazionale Cai, morto lunedì mattina dopo essere precipitato per circa 400 metri sul Monte Rosa.
Francesco Donadoni