
Gaspare Allegra aveva 37 anni
Mandello del Lario - E' tornato a tornato a casa in Sicilia Gaspare Allegra, l'avvocato di 37 anni originario di Castelvetrano che si era trasferito ad Albairate nel Milanese, nipote del superlatitante Matteo Messina Denaro, morto domenica scorsa sul Grignone a Mandello del Lario. Il funerale è già stato celebrato in forma strettamente privata come disposto dal questore di Trapani Salvatore Di Rosa per motivi di sicurezza e di ordine pubblico e per impedire che le esequie si trasformassero in un “inchino” allo zio primula rossa di Cosa nostra. Il feretro è stato tumulato nel cimitero di Santa Ninfa, piccolo centro dell'entroterra trapanese, vicino alla tomba del padre Rosario “Saro”, scomparso nel giugno 2019 all'età di 66 anni mentre era in attesa di essere nuovamente processato sempre per reati di stampo mafioso, che secondo gli inquirenti sarebbe stato uno dei pochi a mantenere i contatti con il boss delle stragi oggi 58enne ritenuto tra i più spietati al mondo che scampa alla cattura dal 1993. Proprio per le parentele “pesanti” e per fugare ogni dubbio in modo da accertare la causa precisa della morte i magistrati della Procura di Lecco hanno acconsentito alla richiesta di effettuare l'autopsia sulla salma del 37enne. Dalla necroscopia è emerso che è morto per un trauma cranico: subito dopo essere scivolato in un canalone di neve ghiacciata avrebbe picchiato la testa contro una roccia senza possibilità di scampo già prima di precipitare per 350 metri fino in fondo al dirupo, sotto gli occhi del fratello Francesco, di due anni più giovane, unico testimone della fatalità, arrivato ad Albairate solo un paio di settimane prima proprio per andarlo a trovare. Dopo il nulla osta, sabato il feretro è stato trasferito a Santa Ninfa dove è arrivato domenica mattina al termine di un lungo viaggio via terra. “Gaspare era un avvocato e come tale, aveva fatto un giuramento alla Costituzione e allo Stato italiano, ma a ancor di più, alla giustizia e alla legge, la stessa che oggi, gli gira le spalle e gli nega una sepoltura da cristiano, privandogli quindi il diritto costituzionale del proprio credo e dei sui familiari”, si è sfogata con una lettera la madre della fidanzata di Gaspare Allegra. I suoi amici e parenti, non potendo presenziare alla cerimonia funebre, lo hanno ricordato sui social, con una sorta di funerale virtuale, pubblicando ciascuno sui propri profili la sua foto sorridente. Anche Gaspare risultava indagato sebbene a piede libero ed era stato rinviato a giudizio nell'ambito dell'operazione antimafia “Anno Zero” su scommesse illegali online, estorsioni e danneggiamenti scattata nell'aprile 2018, la stessa costata l'arresto al 41 bis del padre e l'ennesimo mandato di cattura dello zio. Era iscritto all'albo degli avvocati di Milano dall'ottobre 2018. Collaborava come penalista con l'avvocato 64enne Giovanni Bosco nel suo studio di Abbiategrasso: “Era andato lontano da casa proprio per scappare dal peso delle parentele – racconta l'avvocato -. Con il suo lavoro manteneva anche la madre rimasta vedova”. Si tratta di Giovanna Messina Denaro, sorella di Matteo Messina Denaro, moglie appunto di Rosario Allegra, ex assessore di Castelvetrano in quota al Psi ed ex presidente della Cna, finito diverse volte in prigione, come nel 1990 per una truffa da 50 miliardi delle vecchie lire alla Regione Sicilia. “Gaspare è stato coinvolto nell'inchiesta perché nipote di Matteo Messina Denaro, ne sarebbe uscito certamente pulito – ribadisce l'avvocato Giovanni Bosco -. Era una bravissima persona, un valido professionista destinato ad una brillante carriera, gli volevamo tutti bene. Ora che è stato seppellito merita di essere lasciato in pace e di essere ricordato non come nipote di un boss che nemmeno conosceva né aveva neppure mai visto se non forse da bambino, ma solo per chi era veramente lui”.