Lecco, 5 gennaio 2024 (Lecco), Renato, il papà, e Francesco, il figlio. Sono morti lo stesso giorno. Renato Porcu aveva 88 anni, Francesco 61. Renato si è spento venerdì, consumato da un brutto male. Francesco è stato trovato anche lui privo di vita lo stesso giorno, nel letto di casa sua, stroncato probabilmente da un improvviso arresto cardiaco che lo ha ucciso nel sonno, ma probabilmente è mancato nella notte tra martedì e mercoledì, perché poi non ha più risposto al telefono e nemmeno visto i messaggi che gli sono stati mandati. I funerali di papà Renato e del figlio Francesco verranno celebrati insieme, domani pomeriggio alle 14.30 nella basilica di San Nicolò a Lecco.
“Purtroppo sono morti mio fratello Francesco e anche mio padre nello stesso giorno – sono le parole di Enrico, l'altro figlio di Renato e fratello di Francesco -. Strano caso della vita. Ciao Franco, ciao papà Renato”. Renato, originario della Sardegna era arrivato in Lombardia agli inizia degli anni Sessanta, prima a Milano, poi a Lecco. Era un operaio della Leuci, la storica fabbrica di lampadine di Lecco che non c'è più. Suonava la fisarmonica. Una passione, quella per la musica, tramandata anche al figlio Francesco, dipendente di banca in pensione: lui suonava la batteria in diversa band. “E' un momento triste per la Axton-family... - è il messaggio di cordoglio degli Axton, la band per la quale aveva suonato Francesco, una delle migliori band dell’underground hard and heavy metal nostrano -. Purtroppo ci ha prematuramente lasciato Francesco, già batterista della band negli anni 1986-1987. Era una fase in cui stavamo rapidamente crescendo, dopo gli inizi un po' amatoriali, anche se caratterizzati sempre da tanta passione e voglia di fare. Franci registrò con noi il demo tape 'Time To Kill e suonò live nella mitica Quinta Heavy Metal Night di Sorisole, nella Bergamasca. La sua cantina in centro Lecco diventò per un paio d'anni il nostro quartier generale e la sala prove della band... Tempi gloriosi ed indimenticabili. Ciao Francesco comincia ad accordare i tamburi, nella sala prove dell'altra dimensione, che prima o poi rifacciamo un po' di casino insieme!”.