DANIELE DE SALVO
Cronaca

Morti a Monte Marenzo, l'addio a Luca e Davide: "Dolore immenso, siamo senza parole"

La camera ardente è stata allestita in oratorio, insieme, come insieme sono cresciuti nonostante la differenza di età, insieme frequentavano la stessa compagnia e insieme sono morti

Monte Marenzo, morti in tragico incidente Luca Formenti (in alto) e Davide Malighetti

Monte Marenzo, 11 luglio 2016 - Sono tornati a casa, a Monte Marenzo, Luca Formenti di 19 anni e Davide Malighetti di 22, i due amici che l’altra notte hanno perso la vita in un incidente stradale in moto. Ieri sera i feretri dei due giovani sono stati trasferiti dall’ospedale di Lecco in paese. La camera ardente è stata allestita in oratorio, insieme, come insieme sono cresciuti nonostante la differenza di età, insieme frequentavano la stessa compagnia e insieme sono morti. Anche il funerale sarà unico, lo stesso per tutti e due. Probabilmente verrà celebrato domani, al più tardi mercoledì. I due ragazzi sono stati accolti da tutti i cittadini con una veglia durante la quale fedeli e non del piccolo centro sul confine con la Bergamasca si sono stretti attorno ai familiari delle due vittime.

Il momento commemorativo e di suffragio è stato guidato dal parroco don Giuseppe Turani, che durante tutte le messe domenicali ha ricordato i ventenni. «Non ci sono parole per esprimere il dolore per la grave perdita – ha detto il sacerdote -. Non ci resta che manifestare il nostro sostegno e la nostra vicinanza ai parenti, come mi sembra stiamo dimostrando». Per le esequie il sindaco Paola Colombo ha istituto il lutto cittadino.

«Davide e Luca, un’età dove è la vita a battere il ritmo, in un drammatico incidente hanno lasciato le loro famiglie, gli amici, la piazzetta, l’intera comunità – si legge nel messaggio di cordoglio della prima cittadina e di tutti i responsabili delle associazioni -. Un attimo, un solo attimo, destinato per sempre a riversare dolore nei cuori delle persone a loro più vicine. A noi, senza più parole, non resta altro che condividere questa sofferenza. Così come aderiamo al lutto cittadino». Intanto prosegue incessante anche la processione sul luogo dove si è consumata la tragedia, in via Fornace nuova: chi lascia mazzi di fiori, chi biglietti, quasi un tappetto che copre gli ultimi segni dello schianto e delle ferite rimasti sull’asfalto nero.

Segni che adesso gli agenti della Polstrada stanno cercando di interpretare per ricostruire l’esatta dinamica dell’impatto, avvenuto frontalmente e a velocità molto elevata, tanto che non c‘è stata alcuna possibilità di scampo per entrambi e che i sanitari del 118, nonostante le lunghe e ripetute manovre rianimatorie in strada, al buio, nulla hanno potuto per strapparli alla morte. Uno dei due, durante il carosello avanti e indietro lungo la strada principale a bordo delle rispettive motociclette da enduro, forse ha sbagliato traiettoria, allargato una curva, oppure l’ha stretta e invaso la corsia opposta. Chi sia stato però non si sa e nemmeno importa né serve conoscerlo.