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Lecco, montagne pericolose: ''Massima attenzione alle condizioni del terreno''/ VIDEO

Gli esperti del Soccorso alpino invitano alla prudenza. Intanto resta grave lo skyrunner di 36 anni precipitato sul Resegone

Intervento con l'elisoccorso in montagna

Mandello del Lario (Lecco), 1 dicembre 2019 – Le sue condizioni sono stazionarie, ma la prognosi resta riservata per Andrea Grilli, lo skyrunner di 36 anni di Mandello del Lario che sabato mattina è precipitato in un canalone sul versante bergasmaco del Resegone sopra Brumano. E' ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Lecco. Oltre a riportare diversi traumi e lesioni gravi, ha accusato un principio di ipotermia, perché probabilmente quando è stato trovato privo di coscienza riverso in una pozza di sangue si trovava in quello stato già da parecchie decine di minuti. L' INFORTUNIO SUL RESEGONE - Se non fosse stato per un altro escursionista caduto nel suo stesso punto ma rimasto illeso forse sarebbe stato ritrovato ancora più tardi e presumibilmente troppo tardi per essere soccorso. L'atleta 36enne dei Falchi di Lecco stava risalendo verso il rifugio Luigi Azzoni, sulla cresta del Resegone per una sessione di allenamento di corsa in montagna, ma deve aver messo il piede su un lastrone di ghiaccio ed è scivolato per diverse decine di metri: la stessa sorte è capitata ad un altro escursionista che tuttavia è uscito indenne dal volo nel baratro e se lo è ritrovato accanto. Il superstite ha immediatamente lanciato l'allarme, scattato poco prima delle 10, e si sono subito messi in marcia i soccorritori del Soccorso alpino della Valle Imagna della VI Orobica, insieme ai sanitari dell'eliambulanza di Como. “L'intervento è stato risolto dagli operatori dell'elisoccorso – spiegano dal Soccorso alpino -. Sono stati attivati anche i tecnici delle nostre squadre che erano già in cammino per raggiungere l’infortunato in caso di necessità. Un uomo, che poi è riuscito a chiedere aiuto, è scivolato in un canale, non ha riportato traumi particolarmente gravi ma poco distante c’era il 36enne, che era caduto a sua volta”. SALVATI DUE DUE DISPERSI – Sempre sabato, ma nel tardo pomeriggio e in Valsassina, una 44enne e un 55 in gita in montagna, si sono persi e sono rimasti bloccati in un canalone molto esposto tra la Val Biandino e l’Alpe Paglio, senza riuscirepiù né a proseguire né a tornare indietro. Sono comunque riusciti a comunicare la loro posizione esatta e a fornire indicazioni importanti ai tecnici del Soccorso alpino, tra cui le esatte coordinate geografiche. Sono subito decollati dalla base di Villa Guarda i soccorritori dell'eliambulanza di Como abilitati anche al volo il volo notturno, mentre 15 tecnici si sono preparati a mettersi in marcia. Con una manovra molto tecnica e impegnativa gli operatori dell'eliambulanza sono riusciti comunque a recuperare i due escursionisti in difficoltà che presentavano un principio di ipotermia. Per questo, dopo le prime cure, sono state trasferite direttamente in volo con il mezzo aereo d'emergenza all'ospedale Sant'Anna di San Fermo della Battaglia. All’intervento hanno partecipato anche i Vigili del fuoco di Lecco. L'ALLERTA – Gli esperti del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico regionale lombardo invitano alla massima attenzione. “In questi giorni massima attenzione alle condizioni del terreno – spiegano dal Cnsas -. Le temperature più calde durante il giorno fanno sciogliere neve e ghiaccio ma di notte, con valori al di sotto dello zero, si riformano zone che possono essere insidiose se non affrontate in modo corretto. È importante avere ramponi, piccozza e quanto serve per la montagna d’inverno, tenendo conto anche della propria esperienza e capacità di muoversi in ambiente invernale”. Proprio a causa del terreno scivoloso sempre sabato il 51enne Angelo Ferrario di Gravedona è finito con la sua mountain bike in un dirupo di 50 metri senza possibilità di scampo: stava percorrendo l'anello del Monte di Muggio tra Alpe Giumello sopra Casargo e l’Alpe Chiaro ma è finito con le ruote della sua bici su una lastra gelate ed è scivolato nel burrone rompendosi l'osso del collo.