DANIELE DE SALVO
Cronaca

Inceneritore, 120mila api come sensori dell’ambiente

Un esercito di 120mila api per monitorare le emissioni del forno inceneritore di Valmadrera, dove vengono bruciati i rifiuti...

Un esercito di 120mila api per monitorare le emissioni del forno inceneritore di Valmadrera, dove vengono bruciati i rifiuti di mezza Lombardia e anche oltre. In occasione della Giornata mondiale delle api, i manager di Silea, la società pubblica per la raccolta, lo smaltimento e la valorizzazione della spazzatura nel Lecchese, lanciano BeeLab, un innovativo progetto di biomonitoraggio ambientale che utilizza le api come "sentinelle ecologiche".

Due alveari, con circa 120.000 api, sono stati posizionati nel parco della Spa dell’immondizia accanto al termovalorizzatore di Valmadrera, per osservare la qualità dell’ambiente attraverso l’attività quotidiana delle api, riconosciute come insetti bio-indicatori grazie alla loro straordinaria sensibilità agli agenti inquinanti. Attraverso le analisi sul miele e sulla cera che produrranno, ma anche sulle api stesse, sarà possibile rilevare la presenza di metalli pesanti, idrocarburi, diossine e altre sostanze inquinanti, anche in concentrazioni molto basse. A svolgere i controlli saranno tecnici di laboratorio indipendenti e apicoltori specializzati. "Ai nostri tradizionali sistemi di controllo delle emissioni, aggiungiamo un ulteriore strumento di verifica scientifica, naturale ed ad alta sensibilità – spiega il direttore generale di Silea, Pietro Antonio D’Alema –. La localizzazione dei due alveari, in un contesto variegato che comprende aree naturali, aree urbane, attività produttive ed una arteria stradale ad alto traffico come la SS36, renderà il biomonitoraggio particolarmente utile per valutazioni ambientali di insieme, che superano il perimetro dell’impianto e guardano all’intero territorio". Il miele prodotto, dai 20 ai 40 kg all’anno, verrà poi utilizzato per iniziative educative.

D.D.S.