
Un momento dell’esercitazione in cui il personale impegnato nella gestione delle emergenze ha testato movimenti e mezzi
Merate (Lecco), 11 maggio 2025 – Nubi tossiche, incendi, crolli, allagamenti, feriti. Sono scenari apocalittici quelli che hanno dovuto fronteggiare gli angeli del soccorso della Protezione civile, insieme ai vigili del fuoco, ai volontari della Croce Bianca e anche agli studenti delle superiori del Francesco Viganò di Merate, attori protagonisti della maxi-esercitazione provinciale di Protezione civile organizzata tra venerdì sera e ieri a Merate.
"Scenari assolutamente realistici e a sorpresa, per testare la capacità di risposta, nostra e dei cittadini alle situazioni di maxi-emergenza”, spiega Luca Codara, vice-coordinatore operativo della Protezione civile di Merate. Sono stati simulati il contenimento di una nube tossica per l’incidente di un camioncino che trasportava cloro e altre sostanze pericolose, l’allagamento reale con 8mila metri cubi d’acqua di un parcheggio interrato, l’esondazione di un torrente, l’incendio in un condominio, continue telefonate ai numeri di emergenza. Per rendere il tutto ancora più realistico, gli studenti appunto del Francesco Viganò si sono prestati come figuranti per interpretare le persone da soccorrere. L’esercitazione è stata pure l’occasione per collaudare sul campo strumenti e dotazioni nuove mai testate prima: carrelli, motopompe, ruspe, escavatori. Alle grandi manovre hanno partecipato oltre 350 volontari di Protezione civile di tutta la provincia. “L.I.M.O. 2025»: Lecco, Imbersago, Merate e Oggiono, cioè i posti dove si è svolta l’esercitazione, sebbene il campo base sia stato allestito a Merate, principale location degli interventi. «Un momento utile, per noi, ma anche per tutti i meratesi, per avvicinarli e coinvolgerli nella cultura della Protezione civile e della prevenzione e gestione delle emergenza”, è il giudizio più che positivo di Luca Codara.