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Maxi-osservatorio sulle Ande: la Brianza lecchese c’è ma ora si cerca un ingegnere

Sarà il più grande del genere mai realizzato, con tre mega telescopi e 60 più piccoli . Parte del progetto dipende dai ricercatori del polo astronomico meratese di Brera.

Maxi-osservatorio sulle Ande La Brianza lecchese c’è ma ora si cerca un ingegnere

Un osservatorio sulle Ande per intercettare i raggi gamma di altissima energia. Sarà il più grande del genere mai realizzato, con tre grandi telescopi, 20 di media grandezza e almeno 40 più piccoli da posizionare a 200 metri di distanza l’uno dall’altro. Formeranno un unico grande occhio in grado di scrutare ampie porzioni di spazio. È il CTAO, Cherenkov Telescope Array Observatory, un progetto che coinvolge 1.500 scienziati di più di 150 istituti di 25 Paesi, per il quale solo l’Italia sta investendo oltre 70 milioni di euro. Diventerà la capitale mondiale dell’astrofisica delle alte energie e della fisica astroparticellare per i prossimi decenni.

Parte del progetto dipende dai ricercatori dell’Ossercatorio astronomico di Brera di Merate. Hanno il compito di progettare e realizzare, insieme a tecnici specializzati di imprese del territorio, gli specchi dei telescopi più piccoli, un’arte in cui sono maestri a livello globale e per la quale sono apprezzatissimi dai Nasa ed dell’Esa. In realtà telescopi e relativi specchi non sono tanto piccoli: "Si tratta di telescopi Cherenkov a doppio specchio con configurazione Schwarzschild-Couder, estremamente innovativi, con specchio primario di 4 metri di diametro ed una camera basata su modernissimi fotomoltiplicatori al silicio – spiega Giacomo Bonnoli, ricercatore di 47 anni in servizio all’Osservatorio di Merate, uno dei veterani e dei referenti del progetto - Sono specchi particolari; devono resistere alle intemperie, grandine compresa, perché non protetti da una cupola. L’obiettivo è anche contenere i costi". Per compiere l’impresa stanno cercando un ingegenere che aiuti a comunicare tra loro ricercatori e tecnici. È un incarico circa 2mila euro netti al mese per tre anni: c’è tempo fino a domenica per candidarsi.