DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, aziende della ‘ndrangheta nel mirino: altre due interdittive antimafia in città

Chiusa anche l’impresa di Emiliano Trovato, figlio del boss della ’ndrangheta. La serrata è scattata pure per un’agenzia di marketing e di eventi

Il Gruppo interforze antimafia locale ha scovato a chi sono intestate le società

Chiusa l’azienda del figlio del boss. Il prefetto di Lecco Sergio Pomponio ha adottato un’interdittiva antimafia nei confronti del titolare della “Mec Service”, piccolo laboratorio artigianale del centro città per la riparazione e la manutenzione di macchine utensili di Emiliano Trovato, 53 anni. Il padre è Franco Coco Trovato, il padrino della ‘ndrangheta lombarda, 76 anni, da 31 in prigione al 41 bis.

Pure il rampollo di famiglia ha trascorso fin qui l’esistenza dentro e fuori dal carcere per condanne per diversi reati di stampo mafioso come il padre, oltre che per furto. La serrata è scattata pure per un’agenzia di marketing, pubblicità ed eventi, sempre a Lecco e che appartiene sempre a un pluripregiudicato del clan: pure per i picciotti la pubblicità è l’anima del commercio. “Nei confronti dei titolari delle due imprese, già gravati da numerose condanne, sono emerse le condizioni ostative previste dal codice antimafia, che determinano l’adozione di un provvedimento interdittivo, poiché entrambi sono stati condannati per il reato di cui all’articolo 416-bis del codice penali, cioè associazione di tipo mafioso", confermano dall’Ufficio territoriale di governo. A scoprire a chi sono intestate le società sono stati e occuparsi dell’istruttoria a prova di ricorso sono stati i componenti del Gia, il Gruppo interforze antimafia locale, coordinato da una dirigente della prefettura e da investigatori di questura, carabinieri, polizia, finanza e Dia. “L’informazione interdittiva costituisce uno dei principali strumenti di prevenzione amministrativa nel contrasto alla criminalità organizzata", proseguono dalla prefettura. Con le interdittive infatti si chiudono società riconducibili direttamente o indirettamente a esponenti della mala organizzata che potrebbero essere utilizzate per finanziare attività illegali o come lavatrici di denari sporco. Dal 2021 a Lecco e provincia sono stati emessi 26 provvedimenti interdittivi antimafia, un numero senza pari nel resto d’Italia, sei solo a ottobre. Non saranno nemmeno le ultime. Intanto non sono stati ancora convocati i componenti della Commissione speciale antimafia comunale di Lecco per parlare delle infiltrazioni che hanno coinvolto pure Silea, la municipalizzata dell’immondizia.