
La Madonna del latte è in viaggio verso Oggiono, il paese natale dell’allievo di Leonardo da Vinci che l’ha dipinta. L’opera d’arte, realizzata da Marco d’Oggiono, vissuto tra il 1470 e il 1524, uno dei discepoli prediletti e promettenti del Genio vinciano, da sabato verrà esposta in sala consiliare a Oggiono per restare in mostra gratuita fino al 9 novembre. È la prima volta che il quadro lascia la Pinacoteca Ambrosiana, dove è custodita dal 1618, su dono del cardinale Federico Borromeo, lo stesso della confessione dell’Innominato nei Promessi sposi. In realtà anche prima la Madonna ha lasciato l’Ambrosiana, ma perché è stata rubata nel 1951, per poi essere ritrovata nel 2021 da un onesto commerciante d’arte milanese che l’ha riconsegnata per accertarne la provenienza ai carabinieri del Nucleo per la Tutela del patrimonio culturale di Monza che l’hanno restituita ai proprietari, che l’hanno restaurata e di nuovo esposta vicino ad altri dipinti di Marco d’Oggiono. Ci sono altre 2 versioni della Madonna del latte dello stesso autore: una al Louvre di Parigi, l’altra alla City Art Gallery di Auckland, ma la più bella è il capolavoro milanese. Nonostante si tratti del cittadino storicamente più famoso di Oggiono, non era mai stata organizzata una mostra dedicata a Marco d’Oggiono nel suo paese natale. Il viaggio artistico è stato promosso dall’onorevole Maurizio Lupi, patron della Fondazione Costruiamo il Futuro, con i curatori delle Gallerie d’Italia e i vertici di Intesa San Paolo e di Edison. "Questo capolavoro è come un amico ritrovato – commenta Lupi -. La grande arte ci è amica ed è significativo che venga esposta, anche se temporaneamente, nei territori in cui è nata. Il bello non ha bisogno di tante spiegazioni, comunica subito un valore, crea comunità, arricchisce la vita dei singoli e della società". Arriverà ad Oggiono venerdì, accolta da un comitato d’onore. Coinvolti gli studenti con una virtuosa competizione artistica. D.D.S.