Andrea Morleo
Cronaca

Lierna, lavori nella vecchia casa crollò quella del vicino. Ora patteggiano in due

Cinque mesi e dieci giorni a testa davanti al giudice dell’udienza preliminare, Paolo Salvatore, perché ritenuti responsabili dell'incidente

La casa crollata in via alla Corte frazione Mugiasco (Cardini)

Lecco, 5 febbraio 2015 - Hanno patteggiato cinque mesi e dieci giorni a testa davanti al giudice dell’udienza preliminare, Paolo Salvatore, perché ritenuti responsabili del crollo di una vecchia casa in via della Corte, in frazione Mugiasco, a Lierna. Non un crollo come tanti, quello del 26 ottobre 2010 perchè quel pomeriggio a venire giù era stata l’abitazione di Carlo Beretta, attigua ad un altro vecchio fabbricato sul quale si stavano eseguendo lavori di ristrutturazione.

Un crollo senza conseguenze, per fortuna, solo perché l’anziano pensionato al momento del crollo si trovava al piano inferiore della propria abitazione. Carlo Beretta aveva però dovuto lasciare la propria abitazione - come Bruno Corti, un altro residente nel vecchio nucleo - trovando ospitalità dal figlio per i gravissimi danni all’edificio non più abitabile. Quella vicenda non si trasformò in tragedia ma ebbe comunque conseguenze penali per l’ingegner Maurizio Campione e Amos Bolis - rispettivamente direttore dei lavori e legale rappresentante dell’azienda edile che lavorava alla ristrutturazione della casa a fianco - i quali vennero indagati sin da subito per crollo colposo. Nella giornata odierna i difensori hanno trovato un accordo con l’accusa (in aula il sostituto Preteroti) per chiudere i risvolti penali della faccenda, alla luce del già avvenuto risarcimento nei confronti del signor Beretta, che si era visto sbriciolarsi sotto gli occhi la casa dove aveva sempre vissuto e solo per una gran fortuna non ci aveva lasciato la pelle. Nelle pieghe delle indagini era emerso che il progetto iniziale prevedeva la ristrutturazione dell’abitazione attigua mantenendo le strutture portanti, poi in corso d’opera si era invece deciso di demolire tutto.

Quando i muratori finirono di demolire quei vecchi muri portanti, di colpo mancò un contrappeso alla casa attigua - che, come in tutti i nuclei storici dei paesini di un tempo, formano un tutt’uno con quelle circostanti - dove quasi all’istante cedettero il tetto e la soletta superiore. Solo il caso volle che non ci scappò la vittima.