
Le scritte vicino all'ossario dei morti di peste (foto di Gianni Riva tramite Facebook)
Lecco, 5 maggio 2020 – Vandali in azione a Pescarenico di Lecco. Vicino alla cappella dell'ossario che risale al 1699, dove sono custoditi e visibili i teschi dei frati francescano vittime dell'epidemia di peste del 1630, sono stati tracciati degli incomprensibili segni, quasi si trattasse di un messaggio cifrato. L'ossario si trova in piazza Padre Cristoforo, intitolata così in memoria di uno dei protagonisti de I promessi sposi, ambientati proprio in quei luoghi e durante il periodo della grande peste costata la vita tra gli altri a molti religiosi dell'ex Convento dei cappuccini. Proprio per la concomitanza con l'epidemia di coronavirus ancora in corso che richiama quella della grande peste il gesto pare ancora più di pessimo gusto di quanto già non lo sarebbe indipendentemente dall'emergenza sanitaria in atto. Da una finestra ferrata e protetta da un vetro si possono scorgere appunto le ossa di alcuni di questi frati, mentre in una fessura sottostante fungeva da cassetta delle offerte per i defunti, come tra l'altro riportato proprio sopra la cappella. Contestualmente è stata deturpata anche una vetrina del vicino Centro civico “Il Giglio”