REDAZIONE LECCO

Lecco, scuola a rilento tra orari ridotti e prof assenti

Organici quasi completi per asili ed elementari. I problemi si presentano alle medie e superiori

di Angelo Panzeri

"Siamo pronti, speriamo di partire bene". La professoressa Luisa Zuccoli, dirigente dell’istituto Badoni fa il punto sull’avvio dell’anno scolastico che conta, nelle scuole statali più di 30mila studenti, di cui 15mila alle superiori. Nelle scuole e all’ex provveditorato agli studi è corsa contro il tempo. "Dobbiamo fare una distinzione – afferma Luca Volonté, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Lecco –. Alle scuole dell’infanzia e primaria stiamo utilizzando le graduatorie e ritengo che per l’inizio dell’anno avremo una copertura in tutte le classi. Discorso differente invece per le secondarie di primo e secondo grado dove si dovrà far fronte a nomine senza una graduatoria, visto che sono esaurite". Il sistema scolastico lecchese gode – anche secondo i sindacati – "di una buona organizzazione" che dovrà essere valutata da lunedì prossimo con l’avvio dell’anno. In questi giorni sono state effettuate più di mille nomine, una buona parte ha già preso servizio, altri invece lo faranno entro lunedì prossimo e una minima parte chiederà un trasferimento in altre sedi, soprattutto al sud. "Mi sono vista avanzare la richiesta da parte di un’insegnante appena nominata e proveniente dalla Sicilia di aver libero il venerdì e il lunedì perché vuole tornare a casa ogni fine settimana e noi non l’abbiamo concesso". È quanto racconta una dirigente scolastica del Lecchese. Luca Volonté evita le polemiche: "Quelle sono scelte personali e la scuola non deve subirle. Noi abbiamo effettuato per infanzia e primaria l’80 per cento delle immissioni, se ci saranno rinunce o richieste di trasferimento saranno valutate dalle singole scuole".

Nell’anno scolastico post emergenza Covid-19 ci sono due importanti problemi, oltre alle nomine delle supplenti: il primo è l’organizzazione degli orari che non saranno come in passato, ma limitati in base agli spazi. Infatti alle elementari ci sono istituti che hanno scelto di limitarsi alle lezioni solo al mattino, fino alle 12, 12.30 e di non effettuare rientri, mentre alle superiori la presenza in aula è prevista solo per una parte degli studenti. Alcuni presidi hanno scelto di avere in presenza i primi due anni, il terzo a metà tra lezioni online e in presenza e gli ultimi due a distanza. "Noi – sottolinea la professoressa Zuccoli – avremo la presenza degli studenti degli ultimi due anni nei laboratori al pomeriggio". Il secondo problema è quello del trasporto: in tutti i Comuni è stato potenziato il piedibus, mentre il trasporto pubblico sarà effettuato fino all’80% della capacità del bus. Sono circa 13mila gli studenti che utilizzato il trasporto pubblico e il 14 settembre sarà il banco di prova.