Lecco, turista tedesca rapinata in città: chiede i danni all'Italia

Fu scippata e gettata a terra. Arriva la richiesta al Ministero

Polizia in città

Polizia in città

Lecco, 3 luglio 2019 - La vacanza di fine anno in città per assistere ai fuochi artificiali sul lago si è trasformata in un incubo per una tedesca ora 33enne che, il pomeriggio di Capodanno, era stata aggredita e rapinata in strada in centro a Lecco e adesso per quell’assalto pretende un risarcimento dai contribuenti italiani.

La giovane berlinese infatti, tramite i funzionari del ministero del Lavoro e degli Affari sociali di Bonn ha inoltrato una richiesta di indennizzo alla volta dei vertici del Ministero della Giustizia tricolore perché l’1 gennaio del 2016, dopo aver festeggiato il veglione in riva al Lario per ammirare il tradizionale spettacolo pirotecnico sul «quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno», mentre si stava apprestando a ripartire per tornare a casa, è stata scippata in via Giuseppe Parini da uno sconosciuto che l’ha spinta malamente a terra per rubarle la borsetta. Lo scippatore è stato poi costretto alla fuga a mani vuote perché lei ha urlato, richiamando l’attenzione di due passanti che hanno messo in fuga il rapinatore e l’hanno assistita in attesa dall’arrivo dei poliziotti della Volante. La turista, all’epoca 29enne, ha denunciato formalmente quanto accaduto poco ore dopo agli agenti della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Orio al Serio con l’aiuto di un interprete prima di imbarcarsi per rientrare in Germania.

Il bandito sarebbe stato uno straniero molto alto, con capelli scuri corti, carnagione olivastra e il cappuccio di una felpa nera calato sul volto. Il colpevole non è mai stato individuato e, in base ad una apposita legge, lei ha deciso di rivalersi sfruttando il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell’usura e dei reati intenzionali violenti nonché agli orfani per crimini domestici. Non è per nulla scontato che la richiesta venga accolta e che quindi possa ottenere qualcosa, perché i parametri per accedere al Fondo per le vittime dei reati internazionali sono molto stringenti. In ogni modo la cifra massima che può sperare di ottenere si aggira sui 3mila euro.