REDAZIONE LECCO

Lecco, 75 vittime in un anno di furto di identità

Sono in aumento del 46,7%. I dati vengono usati per compiere frodi creditizie

Carabinieri

Lecco, 31 luglio 2017 - Debitori a loro insaputa perché qualcuno ha rubato loro l'identità per firmare a loro nome cambiali e assegni e compiere frodi creditizie. Sono 75 i lecchesi che solo nel 2016 sono stati vittime di furti di identità, il 46,7% in più di quelli del 2015. In provincia di Como invece sono stati 178, con un aumento del 22,1% rispetto all'anno precedente.

Ma a rimetterci non sono appena le persone a cui con vari sistemi viene rubata l'identità. Si stima che la perdita economica per gli operatori finanziari che poi non possono più vantare il credito concesso si aggiri sui 152 milioni di euro in tutta Italia, con oltre 26mila casi di frode creditizia. In Lombardia i casi sono stati invece 3.394, con un incremento dell'8,9% rispetto a quelli del 2015. La Lombardia si piazza al secondo posto, dietro alla Campania, sebbene in Umbria l'incremento di simili episodi sia letteralmente esploso con un +29,2%.

Il maggior numero di frodi in terra lombarda è stato registrato a Milano, con 1.241 casi. Poi c'è Brescia con 412 casi. Sondrio invece risulta essere la provincia meno colpita da tale fenomeno criminale, con appena 22 casi, comunque in aumento dell'11,9%. Lecco e i lecchesi, in base allo studio compiuto dagli esperti dell'Osservatorio Crif, hanno tuttavia fatto registrare appunto la crescita più sostenuta delle frodi a livello regionale.

La maggior parte delle vittime sono uomini, tra i 41 e i 50 anni d'età, nonostante il fenomeno stia coinvolgendo sempre di più anche gli under 30. I finanziamenti richiesti tramite furto di identità riguardano specialmente il cosiddetto prestito finalizzato per comperare elettrodomestici e poi auto o moto, immobili, arredamenti, elettronica e informatica, effettuare viaggi. Nella maggior parte dei casi, il 25%, gli importi richiesti variano tra i 1.500 e i 3mila euro, nel 13,5% dei casi tuttavia oscillano tra i 10 e i 20mila, nel 9% sopra i 20mila.

Prima che le vittime se ne accorgano trascorrono generalmente 6 mesi, ma in alcuni frangenti occorrono persino 3 anni. Si scopre di essere coinvolto nelle frodi quando si ricevono i solleciti di pagamento. "Ormai i ladri non sono più solo coloro che entrano in casa per rubare beni materiali - commenta e ammonisce Beatrice Rubini, direttrice della linea Mister Credit di Crif -. Sono molto più interessati ai dati personali, agli accaunt di posta elettronica e dei social network, ai conti correnti, alle carte di credito". E l'estate è il periodo più caldo.

di D.D.S.