Lecco, corrono come fossero all’autodromo di Monza: ritirate tre patenti e multa da 2.170 euro

Sfrecciavano a più di 100 all’ora nel centro abitato: pizzicati dalla Polstrada

Corrono come fossero all’autodromo di Monza, ritirate tre patenti

Corrono come fossero all’autodromo di Monza, ritirate tre patenti

"Andavo a 100 all’ora per cantar la serenata", cantava Morandi nel 1963. A cantarla e suonarla a 3 automobilisti questa volta sono stati però gli agenti della Polstrada di Lecco, che hanno ritirato loro la patente perché sfrecciavano a più 100 all’ora sulla provinciale in mezzo al centro abitato. Oltre a lasciarli a piedi, hanno staccato loro che vanno da 543 a 2.170 euro ciascuno. Nei giorni scorsi gli agenti della comandante Anna Lisa Valleriani hanno partecipato ad una maxi operazione europea contro chi ha il piede troppo pesante sulla tavoletta dell’acceleratore, in simultanea ai colleghi di tutto il Vecchio continente che aderiscono a Roadpol, l’European roads policing network. Armati di telelaser calibrati al centimetro orario, i poliziotti della Stradale lecchese si sono appostati soprattutto sulle strade provinciali.

Nei tratti di centro paese della Sp 639 dei laghi di Pusiano e di Garlate per 3 volte sul display dei loro autovelox sono comparsi numeri a 3 cifre, più del doppio del limite massimo, che nei centri urbani è di 50 kmh. Altri 95 novelli Max Verstappen se la sono cavata con multe fino a 600 e rotti euro e sono riusciti a tenersi in extremis la patente perché andavano a meno di 40 km oltre i limiti. Complessivamente i poliziotti hanno decurtato 306 punti di patente, che equivalgono ai punti di 15 patenti. Oltre agli automobilisti che corrono troppo, sono stati tolti dalla circolazione pure i furbetti dell’assicurazione e della revisione. "L’obiettivo della campagna europea contro gli eccessi di velocità è incrementare i livelli di sicurezza sulle strade e ridurre il numero di vittime da incidenti", spiega il dirigente dell’Ufficio di Gabinetto della questura di Lecco Andrea Atanasio per conto del questore Ottavio Aragona. Il Piano d’azione europeo 2021-2030 ha il fine di dimezzare il numero di vittime dell’asfalto che solo l’anno scorso sono state 20.600 in tutta l’Ue.