DANIELE DE SALVO
Cronaca

A Lecco c'è l'aria buona come a Sondrio

Uno studio di Legambiente rivela che nel 2015 la soglia di attenzione del Pm10 è stata superata "solo" 35 volte

Fiorentini davvero pronti a diminuire l'uso dell'auto?

Lecco, 21 dicembre 2015 - Medaglia d'oro a pari merito con Sondrio a Lecco sul versante dell'inquinamento atmosferico. Secondo una ricerca degli attivisti di Legambiente nella città manzoniana le concentrazioni medie giornaliere delle polveri sottili hanno superato la soglia di guarda di 50 microgrammi per metro cubo d'aria «solo» per 32 volte, considerando i dati rilevati sia dalla centralina posizionata in via Orlando Sora, sia in via Giovanni Amendola, gestite dai tecnici dell'Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale.  

I parametri sono confortanti, entro i limiti dei 35 sforamenti massimo imposti da Bruxelles, ma anche rispetto al resto della Lombardia dove la situazione è molto peggiore: a Varese gli sforamenti sono stati 38, 55 a Como, dall'altra parte del lago, 73 a Bergamo, 83 a Mantova, 85 a Monza, 89 a Lodi, 95 a Cremona, 101 a Milano, 112 a Pavia, il capoluogo maglia nera. Ma non in tutta la provincia è così, ad esempio non nella zona di Merate e della Brianza, dove sono stati registrati 81 sforamenti del livello di allarme di 50 µg/m³. Le concentrazioni medie annuali inoltre si assestano sui 38 microgrammi, appena due in meno rispetto ai 40 massimi di media nell'arco dei dodici mesi.

Intanto il sindaco di Lecco ha emanato un'ordinanza con cui, in caso di superamenti prolungati del limite di polveri sottili, i lecchesi devono ulteriormente ridurre l'utilizzo degli impianti di riscaldamento, che potranno funzionare per non più di 12 ore al giorno tra le 5 e le 23. Si tratta dell'unico provvedimento, blocco delle auto più inquinanti e vecchie a parte imposto dai vertici del Pirellone.