REDAZIONE LECCO

Lecco, almeno ottanta i rifugiati In moto la macchina della solidarietà

Numeri destinati a crescere. Raccolti già 70mila euro. oltre a generi alimentari. e beni di prima necessità

I lecchesi aprono le porte agli ucraini. Sono ufficialmente un’ottantina i profughi arrivati dall’Ucraina ospitati in provincia di Lecco. Probabilmente sono di più, poiché in diversi hanno raggiunto familiari e conoscenti senza comunicare ancora nulla. Il numero è inoltre destinato a crescere ulteriormente per l’avanzata e i continui raid dei militari russi. Occorrono quindi alloggi e appartamenti messi a disposizione pure da parte di privati. Oltre alla ricerca di unità abitative, prosegue la mobilitazione generale anche per quanto riguarda la raccolta di fondi e di generi di prima necessità. Per ora sono stati donati più di 70mila euro con il fondo "Lecco ospita l’Ucraina". "Siamo interpellati dallo sguardo di persone che fuggono dalla paura e che rischiano di perdere tutto, la casa, i familiari, la libertà – commenta Guido Agostoni, presidente dei sindaci del Distretto di Lecco –. Di nuovo il nostro territorio unito prova a rinsaldare i valori della solidarietà e dell’umanità organizzandosi per dare un riferimento ai tanti problemi che si porranno". "Non si può girare la faccia dall’altra parte, occorre guardare i visi delle persone che chiedono accoglienza e ospitalità per fuggire dalla tragedia della guerra", aggiunge la presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese Maria Grazia Nasazzi che si sta facendo da tramite con i rappresentanti istituzionali per coordinare aiuti e interventi.

D.D.S.