DANIELE DESALVO
Cronaca

Troppi turisti sul Lario: un ticket per fermare l’invasione? “Meglio potenziare il trasporto pubblico”

Le “migrazioni di massa“ del fine settimana mettono in difficoltà chi vive nei paesi e gli stessi visitatori che non riescono a muoversi. Il primo cittadino di Lecco: “Le corse in battello hanno orari anacronistici, i treni non bastano”

Overtourism, per gli esperti dell’Organizzazione mondiale del turismo è "l’impatto dei turisti su una destinazione, che influenza eccessivamente e in modo negativo la qualità della vita percepita dei cittadini e la qualità delle esperienze dei visitatori". È quello che si verifica ormai ogni fine settimana e ogni giorno festivo sul lago di Como. I paesi che si affacciano sulla sponda lecchese del lago di Como, da Lecco a salire fino a Colico, passando per Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Lierna, Varenna, Perledo, Bellano, Dervio e Dorio sono invasi da migliaia di turisti, che arrivano al mattino, visitano i centri rivieraschi e poi alla sera tornano a casa. Sono tanti, anzi troppi. La stessa cosa succede da tempo in particolare nella Tremezzina e negli altri paesi della sponda occidentale. È una vera e propria migrazione di massa, che rende la vita impossibile a chi lì abita e lavora, ma rischia di trasformarsi in un incubo pure per tutti i visitatori, che ambiscono ad una rilassante gita fuori porta e invece si trovano imprigionati in mezzo al traffico, code di ore per imbarcarsi su un traghetto che non attracca e non salpa mai e pressati su vagoni sovraffollati, nonostante l’aggiunta di quattro nuove corse che evidentemente non bastano.

Turisti aspettano i traghetti sul lungolago di Como
Turisti aspettano i traghetti sul lungolago di Como

"È diventato anche un problema di ordine pubblico e di sicurezza", avverte il consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini. Tra auto posteggiare ovunque, ressa agli imbarcaderi e passeggeri accalcati sui binari delle stazioni oltre che in banchina, un incidente grave è solo questione di tempo. "È evidente che ci sia un problema di overtourism sul nostro lago, per il quale va ripensato l’intero sistema – prosegue il consigliere regionale - Non si può andare avanti così. Il nostro lago come le nostre montagne non devono diventare un luna park. Serve che i nostri cittadini possano godere, tanto quanto i visitatori estemporanei, delle nostre meraviglie".

L’overbooking tra l’altro sta destabilizzando pure il mercato immobiliare, con gli affitti alle stelle perché tutte le abitazioni vengono trasformate in B&B o case per le vacanze. Per questo c’è chi propone ticket di ingresso, come a Venezia, oppure a Corenno. "A Lecco non se ne parla – pretende però le distanze il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni -. L’offerta ricettiva sul nostro territorio è troppo polverizzata, mal si addice al turismo organizzato e a ticket. L’unica soluzione è semmai potenziare i servizi di trasporto pubblico e renderli veramente alternativi alle auto, attrattivi e convenienti. Le corse in battello hanno orari anacronistici, i treni non bastano. I più giovani hanno preso le distanze dall’utilizzo delle automobili, è tempo di razionalizzare e potenziare i trasporti pubblici, perché attualmente invece l’offerta garantita non è ancora praticabile".