DANIELE DE SALVO
Cronaca

La ’ndrangheta si espande. Nel mirino i fondi del Pnrr e le opere delle Olimpiadi

Lecco, l’allarme dell’Osservatorio sulla criminalità diretto da Nando Dalla Chiesa. Sono in aumento i cosiddetti reati spia: estorsioni, incendi e danneggiamenti.

La ’ndrangheta si espande. Nel mirino i fondi del Pnrr e le opere delle Olimpiadi

La ’ndrangheta si espande. Nel mirino i fondi del Pnrr e le opere delle Olimpiadi

Sempre più a nord. I picciotti della ‘ndrangheta lecchese starebbero allungando le loro mani sporche verso la Valtellina. A mettere in guardia sono i ricercatori del Cross, l‘Osservatorio sulla Criminalità organizzata dell‘Università degli Studi di Milano nella loro ultima relazione. Lo dimostra l‘aumento dei cosiddetti reati spia: le estorsioni passate da 28 a 33, 18 e mezzo ogni centomila abitanti, danneggiamenti, incendi passati da 13 a 17, che rendono la provincia di Sondrio la seconda in Lombardia per tasso di attentati incendiari. Lo indica pure una delle ultime interdittive antimafia, contro il titolare di una società di Introbio, in Valsassina. Lo sospettano soprattutto gli investigatori e gli inquirenti.

Sono inoltre raddoppiate le operazioni economiche sospette e ci sono 42 beni beni confiscati. Nel mirino ci sono le imprese edilizie, quelle per il movimento terra, il gioco d‘azzardo, le piazze della droga, pizzerie e soprattutto gli appalti pubblici con i fondi del Pnrr e ancor di più le Olimpiadi invernali di Milano – Cortina 2026, che passando dalla Statale 36 e dalla tangenziale di Tirano. L‘infiltrato sarebbe un faccendiere di 65 anni, spalleggiato dal figlio 42enne, che, sebbene mai condannato per reati di stampo mafioso, è ritenuto il referente valtellinese di Franco Coco Trovato, il boss lecchese di 77 anni della picciotteria lombarda, che, sebbene in carcere al 41 bis dal 1992, gestirebbe ancora gli affari di “famiglia“.

Da alcune intercettazioni tra affiliati a diverse ‘ndrine è emerso del resto come per loro Sondrio sia sostanzialmente un prolungamento di Lecco: "Sondrio è... Lecco, dopo Lecco". E Lecco è dei Trovano e Co. "La provincia di Sondrio non è vergine all’infiltrazione mafiosa e, considerando l’area della bassa Valtellina come parte integrante delle locali di ‘ndrangheta lecchesi, si intuisce che l’area in questione compone la geografia mafiosa", avvertono i ricercatori del Cross guidati da Nando Dalla Chiesa, professore ordinario di “Sociologia della criminalità organizzata”, “Sociologia e metodi di educazione alla legalità” e “Geopolitica e criminalità organizzata” presso l’Università degli Studi di Milano.