
Oltre alla Croce alta 11 metri, che veglia su Lecco e poi sulla Brianza e anche oltre fino a Milano,...
Lecco – Oltre alla Croce alta 11 metri, che veglia su Lecco e poi sulla Brianza e anche oltre fino a Milano, ora in cima al Resegone "dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega", la montagna simbolo della città dei Promessi Sposi, c’è anche una Madonnina. È la statua della Madonna della Cornabusa, posata ai piedi della Grande Croce in occasione del centenario dell’inaugurazione avvenuta il 30 agosto 1925.
A benedire quel crocione in ferro da 100 quintali l’allora arcivescovo di Milano cardinale Eugenio Tosi. Tra quanti sono saliti fin lassù, fino ai 1.875 metri della vetta Cermenati, la cima del Resegone, per celebrare la ricorrenza e collocare la Madonnina, anche il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni: "Il nostro Resegone che insieme unisce e divide Lecco e Morterone". Il Resegone segna infatti il confine tra la città e il paese più piccolo d’Italia. E ancora: "Un caro abbraccio ai cittadini di Morterone e al loro sindaco affinché i valori della montagna ci uniscano".
Una semplice annotazione geografica e un affettuoso augurio di circostanza oppure anche un messaggio politico? L’ex sindaco di Morterone Antonella Invernizzi da tempo propone infatti che Morterone si unisca a Lecco e con lei molti altri: a Morterone infatti non c’è nemmeno una sede comunale e per tutte le pratiche occorre rivolgersi a Ballabio, 15 chilometri e 35 minuti di strada a tornanti.