Ispezioni dal cielo con i droni Controlli nei cantieri e sul lago

Quattro prototipi studiati per scovare l’amianto e testare le acque con mini laboratori mobili. Già formati due piloti per riprendere immagini dall’alto, senza far correre rischi al personale.

di Daniele De Salvo

Prototipi di drone per scovare amianto e per testare l’acqua di laghi e fiumi. Saranno realizzati per la prima volta in assoluto in Italia per gli ispettori del Dipartimento di Igiene e sicurezza sanitaria di Ats della Brianza al lavoro in provincia di Lecco e Monza. Per l’innovativo progetto sono stati stanziati 700mila euro e presto gli specialisti di un’impresa si metteranno all’opera per sviluppare quattro prototipi: due per individuare l’amianto e stabilirne la tipologia; due per analizzare le acque utilizzando mini laboratori mobili volanti.

Intanto un drone – un Dji Mini SE che pesa meno di 250 grammi e può essere impiegato in ogni scenario – viene già adoperato per sopralluoghi in cantiere, ispezioni negli ambienti di lavoro, verifiche di colture, controlli in allevamento, accertamenti su come vengono accuditi animali domestici in giardini che non si riesce a vedere dall’esterno e per valutare situazioni di inquinamento in zone difficilmente accessibili. Presto sarà acquistato pure un secondo drone, un Dji Mavic 3. Entrambi offrono la possibilità di riprese in alta definizione con video in 4k.

Sono stati formati e brevettati due piloti, tra cui Fabiana Minetti del Servizio di Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro. "La possibilità di riprendere immagini dall’alto e da varie angolazioni permette, utilizzando appositi applicativi di fotogrammetria, di elaborare modelli 3D con cui studiare la geometria dei luoghi ed effettuare misure precise in punti poco accessibili – spiega il direttore generale di Ats della Brianza, Carmelo Scarcella –. Si elimina inoltre il rischio di incidenti per i nostri operatori". Non dovranno infatti arrampicarsi più su ponteggi o avvicinarsi a luoghi contaminati. Utilizzare droni permette inoltre di risparmiare tempo e soldi pubblici.

A seguire il progetto è Roberto Agnesi, pure lui pilota di droni come il dg di Ats: "Con i droni possiamo individuare cantieri per la presenza di gru, oppure ricostruire la dinamica di infortuni, sorvolare da vicino aree per documentare alcune situazioni, svolgere ispezioni, controllare interventi di bonifica, valutare lo stato di zone dismesse degradate e di discariche e molto altro ancora". E non è che l’inizio: l’iniziativa potrebbe essere clonata in altre province e magari ulteriormente implementata, in accordo con i vertici di Enac, l’Ente nazionale dell’aviazione civile.