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Isola Viscontea, slittano acquisto e restauro: 900mila euro non bastano

Gli attivisti di Appello per Lecco dopo aver incassato l'ok per il restauro hanno proposto alla proprietà 900mila euro entro l'anno ma a quanto pare non basta. La proprietà cambia anche le condizioni per il comodato d'uso di Daniele De Salvo

L'isola viscontea di Lecco

Lecco, 11 novembre 2014 – Hanno messo sul piatto 900mila euro cash per acquistare l'Isola Viscontea, ma a quanto pare non bastano. Il progetto di regalare quel lembo di terra, simbolo della città manzoniana, a tutti i cittadini rischia così di naufragare. A lanciare l'allarme sono gli attivisti di Appello per Lecco, che ormai da tempo sono impegnati per realizzare un'iniziativa che finalmente sembrava a portata di mano ma che adesso invece pare nuovamente irrealizzabile, nonostante il sospirato via libera ottenuto solo da poco da parte dei funzionari della Sovrintendenza per ristrutturare quello che è stato definito un bene “dal grande valore storico e culturale” e gli oltre 35mila visitatori dal 2011 ad oggi.

Nell'ambito delle trattative per rinnovare la convenzione in essere con i proprietari gli attivisti del sodalizio hanno chiesto di poter comperare l'antico fortino risalente pare al XV secolo. Hanno offerto quasi un milione di euro, pronti a versarli entro la fine dell'anno. I soldi sarebbero stati recuperati con un prestito da parte di tutti i soci. In alternativa hanno proposto anche un anticipo di 35mila euro da depositare entro la metà del 2015 in cambio del rinnovo per altri tre anni del comodato d'uso e del diritto di prelazione. La risposta purtroppo è stata negativa. “Hanno rilanciato con una proposta che riduce i tempi del comodato solo al 2015 e incrementa notevolmente la caparra, che è ben altro di un anticipo”, spiega il portavoce Corrado Valsecchi.

“Il rischio è quindi quello di perdere l'isola dopo aver sistemato l'immobile”, prosegue. “Adesso siamo ad un bivio, sino ad ora siamo andati avanti con le nostre sole forze, non abbiamo mai chiesto, nemmeno ricevuto un solo centesimo di denaro pubblico. La controproposta dei proprietari dell'isola è difficilmente accettabile perché non vengono garantite le condizioni per agire in tranquillità operativa”. La partita in ogni modo non è ancora chiusa. Per lunedì prossimo è stata convocata una riunione d'urgenza dei componenti del direttivo del sodalizio ma anche dei volontari e dei simpatizzanti. “Qualsiasi sarà la nostra decisione è evidente che abbiamo messo a disposizione di questo progetto tutto ciò di cui potevamo disporre: energie, risorse economiche, professionalità e un esercito di straordinari volontari che vogliamo, per l'ennesima volta, ringraziare di cuore”.