La piaga dell’acqua gialla continua ad affliggere il lago di Annone Brianza. A distanza di più di un mese dalla manifestazione del fenomeno, il colore non cambia e le concentrazioni di cianobatteri restano altissime. Per questo gli ispettori di Ats della Brianza hanno nuovamente decretato la non balneabilità del bacino ovest del lago di Annone.
"Gli ultimi campionamenti hanno ancora rilevato parametri troppo elevati di cianobatteri – conferma il sindaco Luca Marsigli –. L’ordinanza di divieto di balneazione nella zona di Ona resta quindi in vigore". La colorazione giallastra dell’acqua è dovuta ai cianobatteri appunto, minuscoli organismi acquatici, che, una volta in decomposizione, salgono a galla e poi vengono portati verso riva dalla corrente e dalle onde, tingendo appunto il lago di giallo. Non sono di per sé pericolosi, ma quando marciscono possono sprigionare sostanze particolarmente irritanti. La causa della loro proliferazione sono soprattutto gli apporti fognari, cioè gli sversamenti delle acque scure, oltre che, le elevate temperature.
L’idrobiologo Alberto Negri, uno dei massimi esperti del settore, oltre che del lago di Annone, sta monitorando la situazione, che potrebbe perdurare a lungo: "Ci vorranno settimane", avverte. Mentre sono in molti quanti passano in riva al lago di Annone, grazie ad una pista ciclopedonale, una delle migliori in provincia di Lecco, solitamente sono pochi quanti lì nuotano o anche semplicemente entrano in acqua. Se ad Annone l’estate al lago non è ancora cominciata e probabilmente non inizierà mai quest’anno, tutte le altre spiagge dei laghi lecchesi risultano balneabili, sia sul lago di Como, sia ad Oggiono sul bacino est del lago di Annone, sia sul lago di Pusiano.
Restano però validi i soliti consigli: "Evitare di ingerire acqua durante il contatto con acque di balneazione – spiegano da Ats -; fare la doccia appena usciti dall’acqua provvedendo ad asciugare completamente tutto il corpo, con particolare riguardo alla testa; sostituire il costume dopo il bagno". Il rischio altrimenti è quello di spiacevoli gastroenteriti, riniti, asma, congiuntiviti e tosse. Occhio anche alla dermatite del bagnante, provocata dalla cercaria, larve di animali acquatici che possono attaccare anche l’uomo: gli effetti non sono pericolosi, ma molto fastidiosi.