Un piano d’emergenza per fronteggiare immediatamente eventuali nubi tossiche piuttosto che contaminazioni idriche e ambientali che dovessero sprigionarsi dall’incendio o dallo sversamento di rifiuti. Lo hanno messo a punto il prefetto di Lecco Sergio Pomponio con il suo capo di Gabinetto Paola Cavalcanti, i vertici di vigili del fuoco, Areu e forze dell’ordine, i funzionari di Ats Brianza e Arpa e i tecnici delle amministrazioni locali. In tutta la provincia si contano 139 siti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti: si tratta di 86 impianti connessi ad attività industriali ed edili, tra i quali rientrano anche l’inceneritore di Silena che è la Spa provinciale pubblica della spazzatura, e di 53 discariche e piattaforme ecologiche. I siti sono concentrati 7 a Lecco, 5 a Costa Masnaga, 4 a Colico, Brivio e Calco, che sono quindi potenzialmente i centri più a rischio in caso di incidenti. In caso di problemi gravi, come appunto incendi, esplosioni, sversamenti i 139 siti potrebbero trasformarsi all’improvviso in terre dei fuochi o nuove "Seveso". "È la prima volta che in provincia di Lecco viene elaborato un simile piano", spiega il prefetto Sergio Pomponio.
Il piano indica tutte le procedure da attuare passo passo, una dopo l’altra, in maniera chiara e veloce, in caso di emergenze che possano coinvolgere quanti abitino, lavorino, semplicemente passino nelle zone dove si dovessero verificare problemi: chi allertare, a quali numeri, come informare i cittadini dei potenziali rischi, quali strade chiudere..., il tutto a seconda del livello di rischio prefigurato. Il piano, che è un piano di emergenza esterna e prevede pure esercitazioni periodiche con i cittadini, si affianca a quelli già previsti per gestire le criticità all’interno dei siti di trattamento e stoccaggio dei rifiuti, proprio perché elaborato per proteggere quanti si trovano all’esterno dei luoghi dove si potrebbero verificare emergenze.
"Da quanto ci risulta per fortuna certamente negli ultimi anni non si sono mai verificati incidenti tali da richiedere l’eventuale attivazione di un piano simile", rassicura il capo di Gabinetto.
Daniele De Salvo