È preoccupato Michele Pellegrini, sindaco di Calusco d’Adda. A differenza del collega dirimpettaio di Paderno, non teme però il traffico, né che il vecchio ponte San Michele non possa diventare patrimonio Unesco. Lui ha paura che lo storico viadotto chiuda prima che sia pronta l’alternativa. "Quando è già successo, tra il 2018 e il 2019, molte attività a Calusco sono fallite, perché non arrivavano più clienti a causa del blocco stradale – spiega -. Non possiamo permetterci che capiti di nuovo, non reggeremmo il colpo da cui ci stiamo riprendendo a fatica". Tra le tre ipotesi in discussione, il sindaco caluschese preferisce quella di un nuovo ponte unico, stradale e ferroviario insieme, vicino al ponte esistente: "La linea ferroviaria e le stazioni non possono essere assolutamente spostare, perché spostarle in periferia significherebbe perderle o renderle inutili. Paradossalmente a inoltre a Calusco con un nuovo ponte viario a due corsie, il traffico dei mezzi pesanti potrebbe addirittura diminuire, poiché potrebbero dirigersi verso Paderno, mentre ora non possono perché sul San Michele i camion non possono transitare per limiti di peso e quindi devono tornare indietro, passando due volte per il nostro paese". D.D.S.
CronacaIl timore del sindaco: "Imprese fallite evitiamo il bis"