Il lago di Sartirana . Via ai lavori sulla roggia che alimenta il bacino

Imbersago, verranno investiti 118mila euro

Il lago di Sartirana . Via ai lavori sulla roggia che alimenta il bacino

Il lago di Sartirana . Via ai lavori sulla roggia che alimenta il bacino

Senza di essa il lago di Sartirana si prosciugherebbe. La roggia Ruschetta è infatti l’unico emissario naturale della piccola perla blu incastonata nel cuore della Brianza meratese.

Il laghetto di origine morenica per il resto è alimentato solo da una sorgente e dalla pioggia. Anche per questo l’intervento di sistemazione idraulica e ambientale del tratto ovest della Ruschetta a Imbersago, che, salvo imprevisti, cominceranno domani, è estremamente importante. Il progetto è stato redatto dall’agronomo forestale Michele Cereda su incarico degli amministratori locali.

"Le opere in progetto verranno realizzate esclusivamente con tecniche di ingegneria naturalistica, a gravità, senza il ricorso a leganti in cemento né fondazioni – spiega il sindaco di Imbersago, Fabio Vergani -. Si comporranno esclusivamente di materiale lapideo reperito sul posto e legno, con lo scopo primario di proteggere le sponde del torrente dall’erosione provocata dall’acqua, rallentando lo scorrimento della stessa sulle superfici e favorendo il deposito di suolo anziché la sua erosione. Nello specifico, verranno tolte dall’alveo piante cadute o pericolanti, con interventi di svasamento dell’alveo. Sarà realizzata una cordonata su pendii, verranno consolidare le frane superficiali tramite interventi di rinverdimento anche sulle scarpate di elevata pendenza. Posizioneremo briglie in legname e pietrame e palizzate di sostegno, oltre a scogliere a secco".

L’intervento comporta un investimento complessivo di 118mila euro. È quasi interamente finanziato con appositi fondi regionali dedicati al reticolo idrico minore, che già un paio di anni fa avevano permesso di attuare un analogo intervento di sistemazione del tratto est della Ruschetta vicino alla foce e dell’area della Praela dove confluisce nel fiume Adda.

Un ambiente tutelato che va preservato. Nell’acqua si trovano diverse specie di pesci autoctoni. Sulla terraferma non mancano i mammiferi, come le volpi.

Vi nidificano la gallinella d’acqua e altri uccelli.

Daniele De Salvo