Doveva restare riservata la lettera dei sindaci al prefetto di Lecco per denunciare il loro senso di abbandono e quello di insicurezza dei cittadini che rappresentano. Per questo la presidente della provincia di Lecco Alessandra Hofmann (in foto), che avrebbe dovuto trasmettere la missiva al destinatario, si scusa che invece sia diventata di dominio pubblico.
"Esprimo il mio rammarico personale, che credo sia comune alla maggior parte degli amministratori, al signor prefetto per l’uscita di un documento, ancora in bozza, che doveva rimanere riservato e che aveva l’obiettivo di aprire una discussione interna, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, su un tema particolarmente sentito, quale quello della sicurezza – sono le sue parole -. Nonostante questo inciampo comunicativo, confido che tutte le parti in causa lavorino di comune accordo nell’interesse pubblico per risolvere un problema che è sentito e percepito".
La lettere, così come divulgata, è stata disconosciuta pure dai sindaci di Ballabio Giovanni Bruno Bussola, di Pescate Dante De Capitani e da Andrea Ferrari di Barzio. In bozza risulta tuttavia sia stata comunque firmata da 82 sindaci su 84. I conti non tornano.