Ha travolto e ucciso il piccolo Gioele: una telecamera lo incastra, non guardava la strada

Dalle immagini l'automobilista sembra distratto. Ieri mattina i funerali del bambino investito a Merate. I compagni: "Siamo tristi e arrabbiati"

I soccorsi al piccolo Gioele

I soccorsi al piccolo Gioele

Cernusco Lombardone (Lecco) - Nessuno altro è stato coinvolto nell’incidente. Giovedì della scorsa settimana è stato lui a travolgere il piccolo Gioele di 7 anni di Cernusco Lombardone, sua mamma Jenny e sua sorella 12enne mentre camminavano sul marciapiede di fronte alla caserma dei pompieri di Merate.

A incastrare Yasir Albar, pakistano di 38 anni che abita a Carnate, c’è il video di una telecamere di sicurezza. Le immagini mostrano il guidatore della Fiat Punto aziendale, che inizialmente aveva parlato di un pirata della strada, invadere la corsia opposta, salire sul marciapiede e piombare addosso alla mamma e ai due figli. Cosa abbia innescato l’improvvisa sbandata al momento non si sa, la qualità del filmato non è delle migliori, ma sembra quasi che l’automobilista non stesse guardando la strada, ma dentro l’abitacolo, come se stesse guardando il cellulare. Per questo l’accusa di omicidio colposo a suo carico potrebbe trasformarsi in quella omicidio stradale.

Nessun processo, nessuna condanna, nessun risarcimento potrà comunque riportata in vita Gioele, morto martedì in ospedale a Bergamo senza essersi mai più ripreso. "Non è più possibile abbracciare Gioele, asciugare le sue lacrime, condividere la sua gioia, cantare e suonare come sapeva fare lui, giocare con lui", ha ammesso anche l’arcivescovo di Milano in un messaggio inviato ai familiari letto ieri mattina durante il funerale del bimbo, che si è svolto all’aperto ed è stato trasmesso in diretta web per consentire a tutti di parteciparvi. "Gioele è felice con Gesù, è entrato nelle festa di Dio, gioca, suona, canta in paradiso e dal cielo manda una carezza per la mamma, il papà, per sua sorella e anche per i sui amici", ha però aggiunto monsignor Mario Delpini. "Siamo tristi e arrabbiati per quello che ti è successo - lo hanno invece ricordato i compagni di seconda A, stringendo in mano fiori bianchi – Eri sempre gentile, ci divertivamo sempre con te". "Non lasceremo soli i tuoi familiari", ha dal canto suo assicurato il sindaco Giovanna De Capitani.