
Giovani violenti. Il prefetto:: "Denunciateli"
LECCO
Prima una rissa tra ragazzini in centro, vicino alla stazione ferroviaria di Lecco, poi una violenta lite in periferia, a Germanedo, con vittima un giovane di 22 anni. Le statistiche indicano una diminuzione dei reati, compresi contro le persone, come le aggressioni, ma anche l’altra sera a Lecco per almeno due volte è andata in scena la violenza di strada. "Ogni giorno e ad ogni ora risse, coltelli e bottiglie che volano - denuncia Filippo Boscagli, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, testimone come tanti, della zuffa fuori dalla stazione -. È una tragedia educativa". Non succede solo a Lecco. Capita lo stesso anche a Mandello del Lario e in altri paesi che si affacciano sul lago di Como. I protagonisti sarebbero spesso adolscenti che arrivano da altre province e si spostano in treno. Li stanno tenendo d’occhio gli agenti della Polfer e gli operatori delle altre forze dell’ordine. "Non tutti i comportamenti sono penalmente o amministrativamente rilevanti, ciò nondimeno non sono stati rari i casi in cui hanno comunque ingenerato un senso di insicurezza e di preoccupazione", spiegano dalla prefettura, dove nei giorni scorsi il prefetto Sergio Pomponio (foto) ha presieduto una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dopo l’allarme e la richiesta di auto lanciati dai sindaco.
I controlli e i pattugliamenti sono stati intensificati. A ciascuno è però chiesto di compiere il proprio dovere, cittadini compresi. Dal palazzo di governo invocano "il senso civico che impone alle vittime dei reati di denunciarli, anche perché la mancata denuncia rischia di falsare le valutazioni sul reale andamento della delittuosità e sull’adozione di strategie di prevenzione e contrasto che siano coerenti con la situazione reale". D.D.S.