Lecco, 8 gennaio 2018 - Due ex dipendenti hanno chiesto all’azienda Gilardoni Raggi X di costituirsi parte civile nei confronti dell’ex titolare e imprenditrice Maria Cristina Gilardoni, dell’ex capo del personale dell’azienda, del nipote (nonché socio di minoranza della società) e due medici. Si è aperto con un colpo di scena il processo ed per la richiesta dei due ex dipendenti, aggiornato al prossimo 31 maggio.
A giudizio l’ex presidente e attualmente socio di maggioranza Maria Cristina Gilardoni e Roberto Redaelli, ex direttore del personale, accusati di maltrattamenti e lesioni, mentre il socio di minoranza Andrea Ascani Orsini e i medici aziendali Stefano Marton e Maria Papagianni devono rispondere di lesioni e violazioni di norme sul lavoro. I fatti contestati risalgono al periodo tra il febbraio 2013 e il 29 settembre 2016, con l’imprenditrice e il suo braccio destro Roberto Redaelli che inviavano e-mail o telefonavano ai dipendenti a casa in malattia, mettendo in dubbio lo stato di salute. Vessazioni, insulti, ma anche schiaffi, piedi pestati, graffi e addirittura morsi sulle braccia. Il giudice Nora Lisa Passoni, su parere favorevole dell’accusa condotta da Mattia Mascaro, ha aggiornato l’udienza.
Inoltre si è aperto il processo nei confronti di Alberto Comi, già consulente della Gilardoni Raggi X e accusato di esercizio abusivo della professione. Avrebbe firmato documenti come commercialista. L’Ordine dei commercialisti di Lecco, assistito dall’avvocato Cristian Malighetti, si è costituito parte civile, mentre l’avvocato Marilena Guglielmana, difensore di Alberto Comi, ha già annunciato battaglia in aula nell’udienza del prossimo 31 maggio.