L’ultimo saluto ai gemellini uccisi dal padre

La Procura di Lecco ha dato il via libera alla sepoltura di Elena e Diego e del padre Mario Bressi: a Gessate l’addio ai fratellini

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Lecco, 3 luglio 2020 -  Nullaosta della Procura di Lecco alla sepoltura dei fratellini, Elena e Diego e del padre Mario Bressi. Ieri sono stati restituiti alla madre i gemellini e domani - alle 10 - al centro sportivo Bertini di Gessate saranno celebrati i funerali dei due ragazzi uccisi dal padre nella notte tra venerdì e sabato scorso. A scoprire i corpi è stata la madre, Daniela Fumagalli, che si era precipitata nell’abitazione di Margno dopo aver ricevuto un messaggio dal marito in cui c’era scritto: "Non li rivedrai mai più".

Il Comune di Gessate dove la famiglia originaria di Gorgonzola viveva dal 2003, proclamerà il lutto cittadino e predisporrà un piano per l’accesso a quanti vorranno portare l’ultimo saluto ai due ragazzi alla luce delle normative in vigore per contrastare l’epidemia sanitaria. Le indagini proseguono: settimana prossima saranno consegnati alla Medicina legale di Milano tutti i reperti dell’autopsia eseguita dall’anatomopatologo martedì pomeriggio sui gemellini e sul padre Mario Bressi. I due figli sono morti per "strozzamento": il padre li ha uccisi con le sue mani, provocando la frattura dell’osso ioide. Lui - dopo aver vagato e buttato i cellulari dei figli in una campana per la raccolta del vetro - si è buttato dal ponte della Vittoria a Cremeno. Il decesso del 45enne è per i politraumi subiti nella caduta dal ponte - conosciuto da tutti come "il ponte dei suicidi" nel Lecchese.

Prima di compiere l’estremo gesto Mario Bressi ha scritto messaggi whatsapp e una lunga email alla moglie Daniela Fumagalli e una frase segna l’addio: "Prenderò il volo, domani avrai problemi ben più grossi della mensa dei bambini". I carabinieri della compagnia di Lecco hanno incontrato ieri in Procura il sostituto procuratore Andrea Figoni per fare il punto sulle indagini, in attesa degli esiti dei test tossicologici e dell’autopsia. L’inchiesta potrebbe chiudersi già in estate.