Lecco, frode fiscale per 35 milioni nei prodotti per stampanti: 18 denunciati

Operazione Black Ink, la Guardia di finanza smaschera un giro di fatture false e 'società cartiere'

Controlli della Guardia di finanza

Controlli della Guardia di finanza

Lecco, 16 ottobre 2019 - Operazione Black Ink, scoperta dalla Guardia di finanza un'associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale nel settore dei consumabili per stampanti per oltre 35 milioni di euro. I militari della Guardia di finanza di Lecco, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, hanno svolto un'articolata attività d'indagine nei confronti di diverse società di Milano, della Brianza e di Lecco che sono risultate coinvolte, a vario titolo, in una frode in fatto di Iva.

Dalle indagini sarebbe emerso che attraverso l'utilizzo di false dichiarazioni d'intento, le società cartiere, amministrate da ''teste di legno'' e prive di una struttura organizzativa reale, acquistavano da fornitori toner e consumabili per stampanti senza l'applicazione dell'Iva; successivamente la merce veniva venduta a ulteriori società cartiere, per poi arrivare ai destinatari finali attraverso l'emissione di fatture per operazioni inesistenti. Tale meccanismo permetteva alle società in argomento di rivendere cartolarmente la merce a un prezzo inferiore o pari a quello d'acquisto, grazie al mancato versamento dell'Iva. Mentre il destinatario finale riusciva ad acquistare la merce a un prezzo concorrenziale rispetto al mercato regolamentare. 

Le successive attività di polizia giudiziaria anche di natura tecnica, hanno permesso di individuare a Seregno la base dell'associazione, ove il sodalizio criminale si riuniva per emettere fisicamente le fatture per operazioni soggettivamente false. L'esecuzione di diverse perquisizioni eseguite presso il citato locale e presso le abitazioni dei soggetti individuati, permetteva di sottoporre a sequestro cospicua documentazione contabile ed extra-contabile, token bancari, telefoni cellulari e materiale informatico. L'intera attività svolta ha permesso così di individuare un'associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di una rilevante frode attraverso l'emissione di fatture false per oltre 35 milioni e alla denuncia di 18 soggetti a vario titolo.