Eupilio: Occupazione arbitraria di un'area pubblica per parcheggio privato

L'amministrazione provinciale di Como ha presentato istanza di dissequestro per un'area demaniale utilizzata abusivamente come parcheggio privato di un ristorante. Il GIP ha convalidato il sequestro, ritenendo che la destinazione del bene fosse stata cambiata abusivamente.



Eupilio: Occupazione arbitraria di un'area pubblica per parcheggio privato

Eupilio: Occupazione arbitraria di un'area pubblica per parcheggio privato

Occupazione arbitraria di un’area di proprietà pubblica, utilizzata come parcheggio privato del ristorante. È l’ipotesi con cui a fine luglio è stato messo sotto sequestro il terreno lungo la strada provinciale 639, davanti al ristorante K13, notificata al legale rappresentante della società, Walter Filippi, 55 anni.

Sequestro convalidato dal Gip, per il quale ora l’amministrazione provinciale di Como, a cui fa capo la titolarità di quell’area, ha presentato istanza di dissequestro. Il fascicolo penale, di cui è titolare il sostituto procuratore di Como Antonia Pavan, scaturisce da un accertamento dei carabinieri forestali di Asso, che hanno rilevato l’occupazione dell’area, "abusivamente utilizzata come parcheggio privato al servizio del ristorante K13", elencando nel dettaglio i lavori di rifacimento del manto stradale e di una casetta, per realizzare un "ampio parcheggio", con tanto di cartellonistica, risultato "del tutto sprovvisto di titoli abilitativi, sia di natura edilizia che di natura paesaggistico ambientale, che non si sarebbero potuti rilasciare in quanto il committente non dispone della titolarità". È infatti di un’area demaniale, che fa parte della strada provinciale 639 "dei laghi di Pusiano e Garlate", come confermato dalla Provincia di Como in seguito alle verifiche catastali.

Amministrazione provinciale che, sostiene il difensore di Filippi nella memoria difensiva, "era ed è perfettamente a conoscenza che il ristorante utilizzava l’area come parcheggio e non si è mai opposta".

Di diverso avviso il Gip Carlo Cecchetti, che nel convalidare il sequestro, tuttora in essere, ha ritenuto che "la società dell’indagato ha completamente mutato la destinazione di un bene demaniale pubblico, rendendolo un parcheggio privato, confermato dall’apposizione dei cartelli".

Paola Pioppi