Esplode la rabbia dei pendolari: "Sospensioni in blocco: assurdo"

Sospensione treni estiva a Lecco: pendolari e turisti senza collegamenti. Critiche per mancanza di coordinamento tra enti e carenza di alternative.

Esplode la rabbia dei pendolari: "Sospensioni in blocco: assurdo"

Esplode la rabbia dei pendolari: "Sospensioni in blocco: assurdo"

Pendolari e turisti rimarranno senza treni quest’estate. Da giugno a settembre, infatti, verrà sospesa la circolazione ferroviaria in contemporanea sulle linee Colico-Sondrio-Tirano, la Como-Lecco e la besanina Lecco-Milano via Molteno, mentre è già interrotta tra Ponte San Pietro e Bergamo sulla Milano-Lecco via Carnate, che passa anche da Paderno d’Adda. I convogli viaggeranno regolarmente solo sulla linea suburbana S8 Milano-Lecco via Carnate, dove verosimilmente si riverseranno tutti i passeggeri senza alternative, mettendo in crisi gli unici collegamenti disponibili per chi si deve spostare ogni giorno per lavoro.

"La responsabilità è dei politici che non coordinano i funzionari che nominano nei diversi enti del servizio di trasporto pubblico e che continuano a frammentare le competenze", sostiene a titolo persona Francesco Ninno, portavoce del Comitato dei pendolari del Merate e rappresentante dei viaggiatori lombardi nella Conferenza regionale del trasporto pubblico locale. "La sospensione è prevista per lavori di miglioramento infrastrutturale che sono certamente necessari dopo anni in cui si è fatto poco o nulla, ma così in blocco non va bene – prosegue il portavoce dei viaggiatori –. Ci vuole più coordinamento". Così però non è, anzi: l’assessorato regionale ai Trasporti è stato diviso da quello alle Infrastrutture, Trenord non si può fare carico dei bus navetta sostitutivi, ci sono poi diverse agenzie per il trasporto pubblico locale, Rfi che dipende dal governo centrale... "Eppure, ora che i governanti regionali sono della stessa parte politica dei governanti nazionali, dovrebbe esserci più comunicazione e intesa per limitare i disagi... Invece a quanto pare non è così", constata Francesco Ninno.

Anche i bus navetta sostitutivi dei treni – avverte –, ammesso che si trovino abbastanza autisti e mezzi, non potranno mai compensare la capienza garantita dai treni. "Sarà un bel problema, sia per gli studenti che continuano ad andare all’università e i lavoratori che continuano a lavorare anche d’estate, sia per i turisti che, dati alla mano, utilizzano sempre di più il treno per spostarsi", prevede come una facile cassandra il rappresentante dei pendolari.

D.D.S.