
Gli alunni della classe 2 A con don Agostino davanti al murales di Afran
Il centro Sant’Antonio-Don Guanella di Cassago Brianza, situato in località Campi Asciutti, sta dando vita a un progetto innovativo: un grande parco con al centro un "Biolago" dove l’acqua sarà depurata naturalmente, creando un ambiente ideale per condividere delle esperienze con gli ospiti della struttura. Il parco sarà pronto entro luglio 2025. Sarà immerso nella natura, un elemento caro a Don Luigi Guanella che la considerava un dono divino, un luogo di incontro e di condivisione.
All’interno del parco ci sarà un chiosco bar, dei lettini per rilassarsi e, all’esterno, un parcheggio con un impianto di pannelli fotovoltaici che permetterà di ricavare energia per il centro e condividerla con la comunità circostante. Inoltre, saranno piantati filari di ulivi che simboleggiano la pace e la tranquillità, rendendo il luogo ancora più accogliente e armonioso.
"Il parco sarà aperto a chi sarà pronto a condividere il suo tempo con i ragazzi speciali del centro" ha affermato don Agostino Frasson, responsabile della comunità e direttore delle attività educative, quando lo abbiamo incontrato, insieme agli architetti Giulia e Andrea Isella e a Nicola Corti, segretario generale Fondazione Allianz-Umanamente. Il progetto vuole essere un punto di riferimento per la comunità locale, promuovendo non solo l’inclusione, ma anche il benessere di tutti coloro che vi accederanno.
Sul web si può già vedere un video con la simulazione del progetto, presentato il 19 ottobre 2024 alla presenza del prefetto di Lecco, delle autorità comunali, dei rappresentanti delle principali istituzioni lecchesi e di tutti coloro che stanno rendendo possibile questo sogno. Un’iniziativa che sta raccogliendo consensi e supporto anche al di fuori del territorio locale, grazie alla sua forte componente sociale e ambientale.
Il centro Don Guanella ha 45 ospiti, di cui il più giovane ha 19 anni, mentre il più anziano ne ha 72. Ci lavorano 32 educatori tra cui uno psicologo, un agricoltore, una danzaterapeuta, uno psichiatra e un artista. La struttura si impegna quotidianamente per garantire agli ospiti un ambiente sereno e stimolante, fornendo loro attività educative e ricreative che migliorano la qualità della loro vita.
Infatti, su una delle facciate dell’istituto, il pittore e scultore camerunese Afran ha dipinto delle mongolfiere che sollevano alcune carrozzine, con la frase: “il cielo perdifiato d’amore e nostalgia porta un brivido sulla soglia della libertà” di monsignor Maurizio Rolla, vicario episcopale di Lecco. Questa opera vuole rappresentare il senso di libertà e speranza che il centro desidera trasmettere ai suoi ospiti, un luogo in cui ognuno possa sentirsi accolto e valorizzato.
Oltre all’aspetto naturalistico e sociale, il progetto prevede anche l’organizzazione di eventi culturali e ricreativi. Saranno previsti incontri con artisti, spettacoli teatrali e momenti di musica dal vivo, pensati per creare un’atmosfera di inclusione e partecipazione per tutti.