Erano stati notati da una volante della questura mentre armeggiavano vicino al carcere con un drone a cui erano legati droga (76 grammi di hascisc e quasi 18 grammi di cocaina) e un cellulare: era la notte tra il 16 e il 17 aprile. Per quell’episodio erano stati arrestati il 42enne I.V. di Dalmine, E.M. 35 anni e A.L. 29 anni, di Siracusa. Per l’accusa la sostanza stupefacente e il telefonino provvisto di sim erano destinati a qualche detenuto che si trova rinchiuso in via Gleno. Tutti e tre gli imputati - che durante l’udienza di convalida dell’arresto si erano avvalsi della facoltà di non rispondere - hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Il giudice Donatella Nava alla fine ha ritenuto i tre colpevoli del reato condannando I.V. e A.L. a sei anni e 20mila euro di multa; mentre ha condannato E.M. a cinque anni e quattro mesi oltre a 19mila euro di multa. L’accusa aveva chiesto per i tre la condanna a cinque anni e quattro mesi e una multa di 30mila euro. Il loro difensore, avvocato Stefania Russo, ha rilevato che "l’unico dato certo è il quantitativo di sostanza stupefacente" ritenuto modico. Dopo la sentenza ha preannunciato il ricorso in appello. Unico presente in aula degli imputati solo I.V. (per lui erano stati disposti i domiciliari), mentre gli altri hanno un divieto di dimora in Bergamo e provincia. I tre erano stati pizzicati quella notte, era l’1,30 circa da una pattuglia in servizio di controllo del territorio. Gli agenti della Volante li avevano notati a Celadina, in via Pizzo Scais, vicino al campo sportivo dell’oratorio, non molto distante dal carcere di via Gleno. F.D.
CronacaDrone in carcere con il telefono. Tre condannati