Un imprenditore lombardo su due sostiene di non riuscire a reclutare i dipendenti che gli servirebbero. Mancano soprattutto giovani, nonostante il 33% delle previsioni di assunzioni riguardi proprio gli under 29, e quanti hanno un elevato profilo professionale specializzato. Le competenze degli studenti che escono dalle scuole e dalle università lombarde non risultano infatti allineate con le esigenze del mondo del lavoro. È il fenomeno del mismatch. Per contrastarlo in Lombardia è stata lanciata LabLab, una web app che mette direttamente in contatto gli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori e gli imprenditori.
"Ogni anno aumenta il numero di fiere ed eventi per colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro ma ogni anno sembra che il mismatch non smetta di aumentare – spiega Simona Tironi, assessore regionale a Istruzione, Formazione e Lavoro –. Le aziende non trovano più lavoratori in tantissimi settori". Gli ultimi rapporti indicano che in tutta Italia nel 45% dei casi di assunzioni, pari in termini assoluti a 2,5 milioni, sono state riscontrate difficoltà di reperimento del personale.
"Eravamo stufi di tanti progetti dedicati all’orientamento, che poco dopo svanivano nel nulla – spiega l’assessore lombardo –. Ci siamo detti che serviva un’azione di sistema forte e globale. E abbiamo quindi pensato di partire dalla fonte, portando gli studenti nel punto più vicino possibile a dove si produce, affinché si chiedano “Questo potrebbe piacermi?“. Da qui l’idea di dar vita in Lombardia a una piccola rivoluzione, un’inversione di tendenza: gli studenti da ottobre potranno visitare, toccare, entrare davvero in un’azienda. Come se fosse un colloquio di lavoro di un giorno intero. Una giornata dedicata al singolo studente".
D.D.S.