Merate, fallimento Diana: l’ex amministratore condannato a tre anni

La chiusura del celebre marchio di costumi finisce in tribunale con l’accusa di bancarotta

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Merate, 22 settembre 2023 – Condannato a 3 anni e 4 mesi Jeder Giulio Alacchi per il fallimento della Rue Royal Diana, storica azienda brianzola con sede e attività a Merate. Per decenni è stata un punto di riferimento a livello internazionale nella produzione di costumi da bagno, e per un certo periodo indossati anche dalle campionesse di nuoto, e nel 2017 il tribunale di Lecco ha dichiarato il fallimento.

La Procura di Lecco ha chiesto il rinvio a giudizio dell’amministratore di diritto, che ha patteggiato in sede di udienza preliminare, mentre a giudizio è finito Jeder Giulio Alacchi, ritenuto dall’accusa amministratore di fatto dell’impresa. Due le accuse, bancarotta distrattiva e bancarotta documentale, il primo legato alla mancata corresponsione del canone d’affitto per un valore di 48mila euro, e bancarotta documentale. Il Pm Simona Galluzzo ha chiesto l’assoluzione della prima accusa, mentre per la seconda imputazione - bancarotta documentale – per non aver fornito al curatore quanto necessario per ricostruire la contabilità dell’azienda dichiarata fallita, la Procura ha chiesto la condanna a tre anni.

L’avvocato Stefania Fiorentino nella sua arringa aveva chiesto l’assoluzione dell’imputato perché la gestione amministrativa faceva riferimenti esclusivamente all’amministratore che ha patteggiato evidenziando come il ruolo di Jeder Giulio Alacchi si sia adoperato per risollevare l’azienda, mettendola poi in sicurezza scegliendo di non formalizzare il contratto di cessione del marchio così da lasciare la possibilità di avere un bene e poter recuperare risorse utili ad evitare il fallimento.