Guidavano contromano in galleria, morte madre e figlia: l’automobilista centrato nel frontale a processo per omicidio stradale

Dervio, alla sbarra il 48enne di Seregno che si schiantò contro l’auto delle due donne: secondo la Procura andava a 140 all’ora in un tratto dove il limite è di 90

I soccorsi sul luogo dell'incidente e nel riquadro le due vittime, Maimouna Gueye (27 anni) e Aida Sene (52 anni)

I soccorsi sul luogo dell'incidente e nel riquadro le due vittime, Maimouna Gueye (27 anni) e Aida Sene (52 anni)

Dervio (Lecco) – Si trova un’auto contromano sulla superstrada 36, non riesce a evitare l’impatto, le due donne sull’altra vettura muoiono sul colpo, lui si salva per miracolo e adesso finisce davanti al giudice rischiando una pesante condanna. La Procura di Lecco, guidata da Ezio Domenico Basso, contesta all’automobilista di 48 anni, originario di Como e residente a Seregno (Monza e Brianza) il duplice omicidio stradale.

Il drammatico incidente risale al 19 ottobre dello scorso anno quando sulla corsia nord della superstrada 36, all’altezza di Dervio (Lecco) l’Audi A6 condotta dal brianzolo si trovò di fronte la Dacia con alla guida Maimouna Gueye, 27 anni figlia di una coppia senegalese, nata a Lecco, e passeggera la madre Aida Sene, 52 anni. Madre e figlia, residenti nel Lecchese, morirono sul colpo, mentre il 48enne brianzolo venne trasportato all’ospedale di Gravedona con gravi traumi e vi rimase per quasi due mesi. La Procura di Lecco aprì un fascicolo, disposto accertamenti e una perizia – affidata a Benedetta Arosio – e adesso ha chiesto il rinvio a giudizio del 48enne.

Oggi, mercoledì 13 settembre, si è svolta l’udienza davanti al Gup Nora Lisa Passoni e i legali del 48enne – gli avvocati Marcello Perillo e Filippo Vergani  si sono avvalsi del rito abbreviato e l’udienza è stata aggiornata al prossimo gennaio dove probabilmente arriverà la sentenza.

Secondo quanto ricostruito dal perito della Procura, l’Audio A6 viaggiava a 140 km/h ben oltre il limite di 90km/h fissato per la super 36 da Lecco a Colico quindi violando il codice della strada, mentre il consulente della difesa della difesa – Riccardo Falco – ha indicato una velocità congrua ai limiti previsti per la 36.

"Abbiamo depositato una nostra perizia e chiesto il rito abbreviato – dichiara l’avvocato Marcello Perillo, difensore dell’imputato – con un quadro ben preciso di quanto accaduto”. Infatti da un video acquisito dalla Polizia Stradale, che ha effettuato le indagini sul drammatico incidente, è ben visibile la Dacia, con a bordo madre e figlia, che si accostano nella galleria di Corenno Plinio, quindi rientrano sulla corsia nord e fanno inversione di marcia. Nel tratto di circa un chilometro tra l’inversione di marcia e lo scontro con l’Audi A6 evitano l’impatto con almeno quattro veicoli.

Visto quanto accaduto il 19 ottobre di un anno fa la richiesta della Procura di Lecco ha destato sorpresa, e i legali del 48enne sono pronti a dare battaglia per avere ragione.