DANIELE DE SALVO
Cronaca

Brivio, incidente in moto: muore soccorritore

Contro un camion sulla provinciale, perde la vita un volontario della Cri

Dario Maggioni in sella alla sua moto

Brivio (Lecco), 4 aprile 2018 - Molte volte durante la sua lunga carriera di volontario della Croce rossa italiana di Lecco ha dovuto assistere motociclisti feriti caduti a terra coinvolti in incidenti stradali, in alcune occasioni non ha potuto altro che limitarsi a constatare il decesso e ricoprire con rispetto e pietà con un lenzuolo o una coperta termica i loro corpi privi di vita sull’asfalto. Ieri purtroppo è successo lo stesso a lui. Quando i soccorritori sono corsi sul posto Dario Maggioni, 56enne di Bulciago, era già morto e per lui non c’era infatti più nulla che si potesse fare.

Lo schianto fatale si è verificato ieri mattina poco prima delle 8 sulla Sp 342 a Brivio nel tratto di via Como. Il brianzolo in sella alla sua potente Suzuki V-Strom stava andando al lavoro diretto verso il centro del paese. Ha superato due automobilisti fermi in colonna senza nemmeno accorgersi che erano fermi per consentire a un camionista sloveno di 55 anni proveniente dalla direzione opposta che bloccava l’intera carreggiata di ultimare una manovra di svolta a sinistra per immettersi sul piazzale di un’azienda. Il centauro è così finito dritto contro la fiancata del mezzo pesante, senza alcuna possibilità di scampo. Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118, sono decollati immediatamente anche gli operatori dell’eliambulanza di Bergamo e con loro sono arrivati pure i vigili del fuoco, ai soccorritori tuttavia non è rimasto altro che constatarne il decesso. Per cercare di agevolare le operazioni di salvataggio e effettuare i rilievi i carabinieri hanno temporaneamente chiuso al transito la provinciale «Stavo girando, non l’ho nemmeno visto, ormai mi ero immesso nel parcheggio», ha riferito a fatica in un italiano stentato l’autotrasportatore indagato comunque d’ufficio per omicidio stradale.

L'autista dell’articolato è stato anche sottoposto di prassi al test dell’etilometro e a quello per le sostanze stupefacenti, sebbene non sussistano elementi al momento per ritenere che fosse ubriaco o sotto l’effetto di droga. Il bulciaghese lascia la moglie e due figli. Oltre alla sua moto e a dedicarsi al volontariato tra le fila della Croce rossa era uno sportivo e un appassionato di calcio. I volontari della Croce rossa lecchese in segno di cordoglio hanno listato a lutto la loro pagina internet e social, attestati e messaggi di condoglianze sono giunti pure da tutti gli operatori delle associazioni provinciali del soccorso e di Areu, l’Agenzia regionale dell’emergenza e urgenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA