Dai raggi X alla Moto Guzzi La storia industriale di Mandello raccontata in un polo museale

Sul Lario tante aziende pionieristiche in diversi settori. Il sindaco Fasoli: "Vivacità unica nel suo genere"

Dai raggi X alla Moto Guzzi  La storia industriale di Mandello  raccontata in un polo museale

Dai raggi X alla Moto Guzzi La storia industriale di Mandello raccontata in un polo museale

Moto, telai, le prime macchine a raggi X, equilibratrici e altri apparecchi industriali in mostra al posto di sculture e quadri di valore, come vere e proprie opere d’arte. A Mandello del Lario sul lago di Como nasce un nuovo museo: è il polo museale Mandello città del fare. "Il nostro territorio è caratterizzato da una vivacità industriale unica nel suo genere", spiega il sindaco Riccardo Fasoli. In molti identificano questa vivacità industriale con Moto Guzzi, che si trova fin dalla sua fondazione nello stabilimento dall’inconfondibile cancello rosso che l’anno scorso ha festeggiato il secolo di attività. La storica casa motociclistica dell’Aquila non è però né la prima né l’unica importante realtà industriale di Mandello. "Già nel XIX secolo la presenza del fiume Meria ha portato a concentrare attività industriali di grande importanza nel nostro paese, dai filatoi alla Carcano ad esempio, passando per i servizi conseguenti come la società elettrica Valle Meria - racconta il primo cittadino -. Nel XX secolo sono poi arrivate innovazioni tecnologiche uniche nel loro genere: la gestione e valorizzazione della carta, del velluto, dei raggi x ed ultrasuoni, macchine equilibratrici, sistemi avanzati nel settore dell’automotive e dell’automazione... Tutte queste attività, oltre ad aver creato ricchezza, hanno dato origine ad una storia di materiale, testimonianze, strumenti e prototipi dal valore inestimabile che meritano di essere preservati, valorizzati e mostrati a tutti in un percorso museale e archivistico da lasciare in eredità". L’obiettivo non è solo allestire un percorso espositivo e divulgativo, come per i reperti archeologici: "Il polo museale sarà un luogo e uno strumento di innovazione continua grazie al confronto tra imprenditori, studenti e professionisti". A occuparsi del progetto sono Pierangelo Marucco, Natalia Villaman, Lavinia Parziale, Giuseppe Lupo e Andrea Rovatti di Design-Team, tutti professionisti, ricercatrici, tecnologi e docenti. Per cominciare si metteranno al lavoro direttamente sul campo nelle aziende di Mandello per selezionare il materiale, le testimonianze e le conoscenze necessarie a definire i contenuti e il carattere simbolico storico e culturale del futuro polo museale di Mandello città del fare. Daniele De Salvo