Merate, "cose da pazzi" al Mandic nel reparto Psichiatria

Non è garantito alcun servizio ai malati. Dopo la chiusura del reparto, soppressa anche la presenza di uno specialista. E l’Asst tace

L'ospedale Mandic (archivio)

L'ospedale Mandic (archivio)

Merate (Lecco), 17 maggio 2022 - Robe da matti all’ospedale di Merate. Al San Leopoldo Mandic non è garantito alcun servizio psichiatrico, nonostante sempre più persone soffrano di disagi psichici per i postumi del lockdown da Covid. Dopo la serrata ormai a tempo indeterminato del reparto di Psichiatria, che di fatto non esiste più da un anno e mezzo, è stato soppressa del tutto la presenza dello psichiatra che garantiva almeno l’intervento dello specialista in caso di urgenza. Il motivo è sempre lo stesso: mancano specialisti, perché quelli che c’erano se ne sono andati e non si trovano i rimpiazzi.

I pazienti che bussano alle porte del Pronto soccorso o che manifestano la necessità di una consulenza mentre sono già ricoverati per altri motivi vengono così dirottati come pacchi in altre strutture, con l’effetto di essere ulteriormente destabilizzati. Per trasferirli in sicurezza occorrono inoltre tempo, organizzazione, un’ambulanza e operatori sanitari che già scarseggiano. La situazione si complica ulteriormente in caso di esagitati che potrebbero costituire un pericolo per se stessi e per gli altri: devono infatti essere bloccati, immobilizzati e "neutralizzati" con sedativi che possono però prescrivere solo gli anestesisti, su cui ricade la completa responsabilità delle possibili conseguenze e complicanze e che poi devono pure accompagnarli durante il trasferimento in altri nosocomi, dove invece è garantita la presenza degli psichiatri.

Si tratta tra l’altro di manovre a volte rischiose, che purtroppo, anche di recente, sono sfociate in inchieste giudiziarie per la morte del paziente. Se si tratti di una soluzione temporanea, quanto eventualmente durerà e quali siano le procedure e i protocolli di garanzia al momento non si sa. Lo abbiamo chiesto ai vertici dell’Asst lecchese, ma ci è stato risposto che "il dottor Antonio Lora è in ferie, rientra lunedì 23" e che "è corretto che risponda lui". Lora è il responsabile del dipartimento di Salute mentale della sanità pubblica lecchese, prossimo alla pensione.