Coronavirus, il parroco nella rsa dove sono morti 28 anziani: ''Un segno di speranza''

Il parroco di Olgiate Molgora in visita alla Casa famiglia dove il coronavirus ha ucciso più di un terzo degli ospiti

Il parroco alla Casa famiglia

Il parroco alla Casa famiglia

Olgiate Molgora (Lecco), 22 aprile 2020 – E' un gesto di speranza e di fiducia quello compiuto dal parroco don Carlo Motta, che è stato in visita e ha pregato alla Casa famiglia di Olgiate Molgora, dove in questo periodo sperare ed essere fiduciosi è veramente difficile per in poche settimane il coronavirus ha ucciso 28 ospiti. Con gli anziani superstiti e gli operatori sanitari il prevosto ha recitato il rosario, letto un brano del Vangelo e poi impartito la benedizione dal cortile della struttura. “Si è trattato di un breve momento ma molto intenso - spiegano dalla direzione della Casa famiglia gestita dagli operatori di Sodalitas –. Per i nostri residenti poter tornare ad avere, seppur a distanza, la presenza del nostro parroco, da sempre un punto di riferimento, rappresneta un segno di quella normalità di cui tutti noi abbiamo bisogno”. Il reverendo ritornerà lunedì mattina e la recita del rosario diventerà un appuntamento fisso. “Sono settimane complesse, cariche di ansie e preoccupazioni – concludono dalla direzione -. Avere il conforto delle parole del nostro parroco, è essenziale per tutti noi. Perché come in una grande famiglia insieme intendiamo superare questa difficile prova”.